teodolite, Officine Galileo, produzione industriale italiana

Oggetto
teodolite
Categoria
topografia
Autore
Officine Galileo (1866 post/)
Ambito di produzione
produzione industriale italiana
Cronologia
1970 ca.
Localizzazione
Trieste (TS)
smaTs. Sistema museale dell'ateneo di Trieste. Collezione Marussi
Dipartimento di Geoscienze
Codice scheda
PST_447
Iscrizioni

Teodolite universale TG1/b serie 025/b, costituito da un tricuspide, un'alidada con relativa forca, due cerchi graduati corredati di microscopio di lettura e un cannocchiale. Il tricuspide è costituito da una robusta scatola prismatica triangolare, che contiene le sedi delle viti calanti, e da una base di appoggio alla quale le viti calanti vengono tenute in aderenza da una piastra elastica. Permette il collegamento al treppiede mediante un vitone, portato da quest'ultimo, che si avvita nel boccolo centrale della base d'appoggio. Mentre la piastra elastica elimina il gioco fra le viti calanti e la base di appoggio, il gioco tra le viti calanti e le rispettive madreviti solidali al tricuspide viene tolto per mezzo di un particolare dispositivo registrabile a mezzo di manicotti a vite. La base cilindrica dello strumento è innestata sul tricuspide ed è ad esso vincolata mediante una vite. Allentando questa vite lo strumento può essere disimpegnato dal tricuspide ed asportato. Per quanto riguarda l'alidada da cui si diparte la forca, questa parte dello strumento, che si innesta nel tricuspide, ruota rispetto alla base cilindrica e costituisce il supporto dell'asse orizzontale sul quale ruota il cannocchiale. Sull'alidada e relativa forca si trovano: le due viti di bloccaggio dei movimenti di rotazione: azimutale e zenitale, le due viti di comando dei movimenti micrometrici: azimutale e zenitale, il microscopio per la lettura dei cerchi, la livella torica zenitale con lettura a coincidenza nel campo del microscopio, la livella azimutale, la livella sferica, la vite di richiamo per il centramento della livella zenitale che viene osservata nel campo del microscopio per la lettura dei cerchi; il bottone di comando del micrometro tabulatore; il piombino ottico, costituito da un cannocchialino di osservazione ad asse orizzontale, con oculare focheggiabile mediante ghiera, col quale si osserva un circoletto che materializza l'asse verticale di rotazione dell'alidada; la finestra per l'illuminazione dei cerchi nel campo del microscopio di lettura, munita di specchio di rinvio orientabile a piacere, con il dispositivo per l'innesto dell'illuminatore per osservazione notturna; il cerchio azimutale contenuto nella base, reiterabile, il cui dispositivo di reiterazione è comandato da un bottone zigrinato che sporge tra base e tricuspide e che è protetto contro le false manovre da un apposito cappuccio facilmente scamottabile; l'asse di rotazione verticale cavo per permettere il puntamento nadirale e l'osservazione del punto di stazione con il piombino ottico; la vite di regolazione dell'ampiezza del binario, ossia della distanza apparente tra due tratti diametralmente opposti della graduazione del cerchio azimutale, accessibile dopo aver asportato l'apposito tappo; la vite al posto della quale è avvitabile un gemello di guida per la livella a cavaliere, che può disporsi sui collari dell'asse orizzontale, protetti dagli appositi anelli. Relativamente ai cerchi graduati, entrambi sono costituiti da un disco anulare in vetro ottico e presentano diametro di 80 mm. L'intervallo di divisione dei cerchi è pari a 10' - 20c, l'intervallo fra i numeri è di 1° - 1g, l'intervallo della scala del tabulatore è di 1" - 2cc. Il micrometro per la loro lettura consente un ingrandimento di 38 X. Il cannocchiale, a lunghezza fissa (175 mm), del tipo a focamento interno, è ruotabile completamente attorno all'asse orizzontale. L'apertura utile dell'obbiettivo è di 40 mm, la messa a fuoco dell'oculare per + o - 5 Diottrie, il campo visivo nello spazio oggetto è pari a 1° 30'. Consente un ingrandimento di 29 X, il rapporto diastimometrico è di 1:100, la costante additiva è pari a zero e la distanza minima di focamento è di 1,80 m.

FUNZIONE

Consente, mediante la misurazione di angoli azimutali e zenitali, di effettuare operazioni di triangolazione fino al II° ordine, poligonazione di alta precisione, stazioni astronomiche speditive e, associato ad una camera fotogrammetrica, lavori di fotogrammetria terrestre.

MODALITA' D'USO

Liberato lo strumento dalla sua cusodia, lo si prende per la forca e lo si dispone sul treppiede preventivamente centrato e, grosso modo, livellato sul punto di stazione; lo si fissa col vitone stringendo questo dolcemente in modo da non impedire gli scorrimenti della base di appoggio del tricuspide sulla piastra del treppiede. Si livella lo strumento osservando la bolla sferica e, utilizzando il piombino ottico, si effettua il centramento dello stesso sul punto di stazione . Per rendere verticale l'asse di rotazione principale, si centra la bolla della livella torica. Si punta il cannocchiale contro il cielo e si mette a fuoco l'oculare fino a vedere ben nitidi i tratti del reticolo, dopo si dirige il cannocchiale sull'oggetto da collimare, si dispone il microscopio dalla parte dell'osservatore, si orienta lo specchietto dell'illuminatore, in modo da ottenere nel campo dell'oculare un'illuminazione uniforme, si controlla il puntamento del cannocchiale sull'oggetto e si eseguono le letture dei valori delle graduazioni lungo i cerchi azimutale e zenitale , ricordando che prima di eseguire la lettura zenitale si deve verificare il centramento della bolla della livella zenitale ottenendo, mediante l'apposito bottone, la collimazione delle due semimmagini della bolla che appaiono nella finestra visibile nel campo del microscopio per la lettura dei cerchi.