Cartoline dal territorio

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Cartoline dal territorio

Adriano Cadel nasce a Trieste nel 1891; in giovane età entra in organico nello Stabilimento Alterocca di Terni che, nato come piccola impresa tipografica, diventa, in pochi anni, una delle più importanti realtà industriali nel settore della produzione e distribuzione di cartoline illustrate e fotografiche. Nel 1920 apre una propria attività "Adriano Cadel Editore cartoline illustrate e carte da lettere" con sede a Milano. Nel 1939 rientra a Trieste e inizia a lavorare con la sorella Ines Stein Cadel nell'impresa di famiglia, situata nei pressi di piazza Goldoni; commercio all'ingrosso e al dettaglio di giocattoli,  cancelleria e cartoline di propria produzione sono i settori in cui opera la ditta. Bar, cartolerie, rivendite di giornali e di tabacco diventano i punti di collegamento di una fitta rete di commercializzazione delle cartoline prodotte garantendo così la copertura dell’intero territorio regionale e arrivando anche fino al Veneto e ai territori, allora italiani, dell’Istria. Adriano Cadel muore nel 1958.

Il fondo fotografico Cadel acquisito nel 1996, dalla Fototeca del Consorzio Culturale del Monfalconese, ha una consistenza di oltre 400 negativi originali su vetro (la maggior parte) e pellicola. Il numero complessivo degli oggetti è stato implementato, nel corso degli anni, con l’acquisto di numerose cartoline edite dalla ditta triestina.

Le aree geografiche coperte presenti nei materiali acquisiti dal Consorzio fanno perlopiù  riferimento alla odierna provincia di Gorizia, a qualche località del Friuli e a rare puntate in area lombarda.

Come capita spesso in questo tipo di archivi, solo una parte dell’intero corpus fotografico è stata effettivamente utilizzata per la produzione e l’edizione di cartoline: i cambiamenti urbanistici, lo sviluppo sociale ed economico, le abitudini quotidianei sono solo alcune delle chiavi di lettura che le fotografie di Adriano Cadel ci offrono, trasformandosi così, da semplici documenti iconografici a preziosi strumenti d’indagine delle profonde trasformazioni che alcune aree della nostra regione hanno subito nel periodo compreso tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta del Novecento.

Dal punto di vista strettamente fotografico, come ben evidenzia Roberto Salbitani nel suo scritto intitolato “Il fotografo di cartoline”, inserito all’interno del catalogo “Adriano Cadel. Una provincia in cartolina. Da Monfalcone a Romans, da Grado a Gorizia”, edito dal Consorzio Culturale del Monfalconese nel 2012, Cadel “ è più portato per il documento spontaneo, preso dal vivo e non troppo studiato”, “il taglio visivo delle sue fotografie ha qualcosa di quotidiano, di domestico: le cose appaiono fondamentalmente per come si presume esistano lì, in quel luogo, in quel momento, senza pretendere ad una struttura formale superiore in grado di trascenderle”.