Ugo Carà nelle collezioni dell’Università degli Studi di

img

Ugo Carà nelle collezioni dell’Università degli Studi di Trieste

Ugo Carà, scultore e incisore, nasce a Muggia nel 1908. La sua carriera artistica, lunga oltre 70 anni, inizia nel 1928, quando, ancora studente, espone alla XVI Biennale d’Arte di Venezia come uno dei giovani più promettenti. Carà è considerato uno dei protagonisti dell'arte moderna triestina, e la sua produzione è documentata anche nelle collezioni dell’Università di Trieste. 

Già alla fine anni Trenta Carà viene incaricato dagli architetti Raffaello Fagnoni e Umberto Nordio di realizzare un ciclo decorativo per l’Edificio Centrale dell’Università. Tale ciclo doveva comprendere dodici pannelli in pietra, pensati per decorare i balconcini dell'atrio destro. Tuttavia, a causa della mancanza di fondi, solo quattro pannelli furono completati e installati soltanto in anni recenti, dopo il recupero del progetto originario dall’archivio Fagnoni. I pannelli presentano rilievi che richiamano l'iconografia del periodo in cui sono stati progettati, inserendosi nel contesto dell’arte ufficiale di regime.

Il ritratto in bronzo raffigura l'architetto Umberto Nordio, figura chiave nello sviluppo urbano di Trieste, che influenzò l’architettura cittadina con il suo stile innovativo. 

Sempre allo stesso periodo appartiene anche il ritratto femminile, donato all’Ateneo nel 2017 da Adriana Maria Antonietta Belrosso, e che probabilmente rappresenta la madre della donatrice. L’opera, tipica della produzione ritrattistica di Carà degli anni trenta, ben dimostra la capacità dell’artista di adattarsi alle regole stilistiche del periodo.

Di Carà è documentata anche la produzione grafica. Un disegno, infatti, entra nelle collezioni dell’Ateneo in occasione dell'Esposizione nazionale di pittura italiana contemporanea del 1953, quando la commissione organizzatrice richiese agli scultori di presentare prove di grafica.