I reperti paleontologici della collezione Binutti

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I reperti paleontologici della collezione Binutti

I reperti scelti dalla Collezione Binutti provengono dal 'classico' giacimento a pesci, piante e crostacei noto nella letteratura del XIX e inizi XX secolo come "Raibler Schichten", "bituminösen Schiefer von Raibl" o "scisti ittiolitici di Raibl" dal nome originario del paese di Raibl, oggi Cave del Predil (Tarvisio), nei dintorni del quale le rocce fossilifere affiorano.  
Queste rocce fossilifere, costituite in prevalenza da calcari marnosi neri fittamente stratificati, appartengono alla Formazione del Calcare del Predil che risale all'inizio dell'Età Carnico del Periodo Triassico (circa 235 milioni di anni fa). La fauna e l'ambiente di deposizione sono marini.


Ciascun numero d'inventario corrisponde a un frammento roccioso (spesso doppio, vale a dire suddiviso in lastra e controlastra) che può contenere più di un resto fossile, talvolta numerosi resti fossili e pure appartenenti a taxa diversi. Nessuno dei 131 'reperti' catalogati era preparato per lo studio al momento della catalogazione. I 'reperti' nel complesso contengono 55 resti di pesci, 26 di crostacei decapodi, nove di cefalopodi, tre gasteropodi, un aculeo di echinoderma, cinque coproliti (escrementi fossili) e circa 55 resti di piante.
Includono pure 10 frammenti rocciosi con bivalvi (alcuni di questi presentano un numero elevato di valve più o meno frammentarie che è difficile contare), quattro frammenti rocciosi con coralli e uno che preserva probabili spicole di spugna.


Tra i pesci sono presenti taxa noti e comuni, come Saurichthys striolatus (circa 15 esemplari), Pholidopleurus typus, Peltopeurus spp. o i più rari Ptycholepis avus ed Elpistoichthys, ma anche esemplari del genere Placopleurus (mai segnalato prima nel Calcare del Predil), un esemplare del raro celacantiforme Graphiurichthis callopterus e una probabile nuova specie di pesce di medie dimensioni.

I crostacei decapodi includono la caratteristica Tetrachela raiblana (rinvenuta solo nell'associazione fossile di Raibl) e il gambero Antrimpos crassipes.

I cefalopodi sono rappresentati soprattutto da conchiglie di piccoli ammonoidi, ma vi sono anche due esemplari del raro coleoide Phragmoteuthis, uno dei quali conserva due braccia munite di uncini e l'altro che probabilmente rappresenta il proostraco dell'animale.

Le piante sono soprattutto germogli (shoots) di 'conifere' (Voltzia haueri e V. raiblensis), ma ci sono anche foglie della strana 'conifera' Pelourdea, resti della peltaspermofita Ptilozamites, pinnule della felce Neuropteridium, megasporofilli del cicadopside Dioonitocarpidium pachyrhachis, foglie dell'enigmatica Phylladelphia stringata ed alcuni vegetali che non trovano riscontro nella letteratura che riguarda la paleoflora di Raibl.