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Lacerti di mosaico pavimentale policromo a ottagoni
I lacerti si rinvennero nel 1950 negli scavi condotti dal padre ortodosso ucraino Timotheos nell'area di San Proto. Erano situati nell'angolo sud-orientale dell'edificio e facevano parte di aula rettangolare (di cui si rinvennero alcuni tratti dei muri perimetrali), attribuibile ad una seconda fase della memoria di San Proto, riconducibile alla fine del V secolo d.C. I frammenti vennero riscoperti nel 1960, epoca in cui vennero strappati per essere restaurati.
Gargiulo A., Reperti archeologici legati alla chiesetta di San Proto, in La chiesetta di San Proto a San Canzian d'Isonzo: un tesoro ancora da scoprire, Udine 2010
Brumat Dellasorte G., Le "Acque Gradate" e il vico dei Santi Canziani, in Ad Aquas Gradatas. Segni romani e paleocristiani a San Canzian d’Isonzo, Ronchi dei Legionari (GO) 1991