stele/ con iscrizione, ambito aquileiese, IV-V d.C.

Oggetto
stele/ con iscrizione
Classe
ARREDI/ ARREDI FUNERARI
Ambito culturale
ambito aquileiese
Cronologia
300 d.C. ca. - 500 d.C. ca.
Materia e tecnica
marmo/ scalpellatura/ levigatura
Misure
cm - altezza 47, lunghezza 66, spessore 6
Codice scheda
RA_19295
Luogo di reperimento
Friuli Venezia Giulia; Aquileia (UD)
Collocazione
Aquileia (UD), Monastero
Museo nazionale paleocristiano di Aquileia
Iscrizioni

Lastra parallelepipeda in marmo con iscrizione.

Traduzione: "Qui giace in pace, il forestiero Restutus, battezzato. Era venuto dall’Africa per vedere questa città. Ma questa terra malaugurata volle avere il suo corpo. Da qui egli desiderava tornare là dove era nato; ciò tanto più fu crudele, in quanto non potè rivedere nessuno dei suoi. Qui però aveva trovato molto di più che non i suoi propri genitori. Ormai non era più forestiero come era venuto, così da essere considerato come uno di loro. Ma là dove il destino chiama nessuno può rifiutarsi (di andare). Il sodalizio dei Florenses gli fece (ciò) contro quanto si augurava". Si tratta di un epitaffio posto per il forestiero (peleger) Restutus, giunto dall’Africa per visitare Aquileia. Qui morì, senza poter più rivedere la patria e i familiari. Nell'epigrafe si sottolinea l'accoglienza che venne data a questo straniero cristiano (fidelis). Il sodalizio dei Florenses (non meglio identificabile) provvide alla sua sepoltura. Il testo dell'iscrizione è scritto in metrica e i singoli versi metrici sono divisi da un punto (tranne i vv. 1 e 8). Alcune lettere sono in legamento, altre di forma corsiva. Il ductus è regolare ma le lettere non sono tutte della stessa altezza. La lastra, che presenta un incavo quadrato quasi al centro della lastra, è di riutilizzo. Da notare: alla prima riga "Restutus" sta per "Restitutus"; alla seconda riga "venit" è usato al posto di "venerat" e "urbe" sta per "urbem"; alla terza riga "hec" sta per "haec" e "istum" per "istud"; alla quarte riga "hic" starebbe per "hinc; "quo" sta per "ubi" e "illo" per "illuc"; alla quinta riga "suorumque" al posto di suorum per ragioni metriche; alle righe 9-10 alcuni leggono "sodalicii Meiorensium" ma sembra preferibile la lettura "sodalicium Florensium".

BIBLIOGRAFIA

Vergone G., Le epigrafi lapidarie del Museo Paleocristiano di Monastero (Aquileia), Trieste 2007

Sotinel C., Identité civique et christianisme. Aquilée du IIIe au VIe siècle, Roma 2005

Boffo L., Orientali in Aquileia, in Antichità Alto Adriatiche, Trieste 2003, LIV

Cuscito G., La prassi epigrafica dei cristiani in Alto Adriatico tra simbiosi e metabolismo, in Historiam perscrutari: miscellanea di studi offerti al Prof. Ottorino Pasquato, Roma 2002

Mazzoleni D., Iscrizioni nei luoghi di pellegrinaggio, in Akten des XII. Internationalen Kongresses für Christliche Archäologie" (Bonn, 22-28 September 1991), I., Città del Vaticano-Münster 1995

Brusin J.B., Inscriptiones Aquileiae, Udine 1991-1993, 3

Cuscito G., Le iscrizioni paleocristiane di Aquileia, in Antichità Altoadriatiche, 1984, 24

Tavano S., Aquileia e l'Africa, in Aquileia. Numero unico della Società Filologica Friulana., 1968

Diehl E., Inscriptiones Latinae Christianae Veteres, Berlino 1961-1967

Mommsen Th., C.I.L. V, Berlino 1872-1877, 2