fronte: d(is) m(anibus) / innocenti, dulcissimo / Constantio, benemerenti, / qui vixit annos, mesis III, dies / XV. contra votum dolentis / posuerunt
Lastra parallelepipeda in marmo con iscrizione.
Traduzione: "Agli Dei Mani; all’innocente, dolcissimo Constantius, benemerito, che visse anni (?), tre mesi, quindici giorni. Addolorati (i genitori?) posero contro quanto si auguravano". Si tratta di un epitaffio dedicato probabilmente dai genitori a Constantius. Non è nota l'età che aveva quando morì, anche se è possibile che corrisponda al numero dei mesi, ovvero tre. Il ductus delle lettere è piuttosto regolare. Interessante è la presenza della sigla pagana d(is) m(anibus) su un'epigrafe chiaramente dedicata ad un individuo di fede cristiana, vista la presenza del cristogramma. Queste due lettere evidentemente non avevano più il significato originario e stavano dunque probabilmente ad indicare semplicemente un sepolcro, posto sotto la legge romana. Da notare inoltre: alla quarta riga "mesis" al posto di "menses"; alla quinta riga "dolentis" sta per "dolentes".
Vergone G., Le epigrafi lapidarie del Museo Paleocristiano di Monastero (Aquileia), Trieste 2007
Brusin J.B., Inscriptiones Aquileiae, Udine 1991-1993, 3
Forlati Tamaro B./ Bertacchi L., Aquileia. Il Museo Paleocristiano, Padova 1962