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fronte: d(is) m(anibus) / benemerenti filio Co= / voideoni qui vixit / annos VIIII, mensis II, / dies VII. depositus V ka(lendas) / ienuarias. recessit in pa= / ce fide[l]is. paren= / tis dolientis contr= / a votu ficierunt
Lastra quadrangolare in marmo con iscrizione.
Traduzione: "Agli dei mani; al benemerito figlio Covoideo che visse nove anni, due mesi, sette giorni. Sepolto cinque giorni prima delle calende di gennaio (28 dicembre). Se n’è andato in pace da battezzato. I genitori addolorati, contrariamente a quanto si auguravano, fecero". Si tratta di un epitaffio, dedicato dai genitori a Covoideo, morto a nove anni da battezzato. Il ductus delle lettere è abbastanza regolare; le parole sono spesso divise da una fogliolina d’edera. Interessante è la presenza della sigla pagana d(is) m(anibus) su un'epigrafe chiaramente dedicata ad un individuo di fede cristiana, vista la presenza del cristogramma inciso tra la D e la M. Queste due lettere evidentemente non avevano più il significato originario e stavano dunque probabilmente ad indicare semplicemente un sepolcro, posto sotto la legge romana. Da notare: alla seconda riga "Covoideoni" al posto di "Quodvultdeus"; alla quarta riga "mensis" sta per "menses" ; alla sesta riga "ienuarias" sta per "ianuarias"; all'ottava riga "parentis dolientis" sta per "parentes dolentes"; alla nona riga "votu" sta per "votum" e "ficierunt" sta per "fecerunt".
Vergone G., Le epigrafi lapidarie del Museo Paleocristiano di Monastero (Aquileia), Trieste 2007
Brusin J.B., Inscriptiones Aquileiae, Udine 1991-1993, 3
Forlati Tamaro B./ Bertacchi L., Aquileia. Il Museo Paleocristiano, Padova 1962