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fronte: hic iac[e]t Secun= / dinus qui vixit a[n]nos / XLV, m(enses)VIII, d(ies) III. depo[situs] / in pace IIII idus iulias, / cons(ulibus) Tatiani et Summaci / viris clarissimis
Lastra parallelepipeda in marmo con iscrizione.
Traduzione: "Qui giace Secundinus, che visse quarantacinque anni, otto mesi, tre giorni. Morto in pace quattro giorni prima delle idi di luglio (12 luglio), sotto il consolato di Taziano e Simmaco". Si tratta di un epitaffio per Secundinus, morto a quarantacinque anni sotto il consolato di Taziano e Simmaco (391). In basso, al centro, si intravvede la figura di un orante. Sull’angolo superiore sinistro è inciso un monogramma cristologico con le lettere apocalittiche A e ω entro un cerchio. Il testo epigrafico si conclude con un rametto di palma. Il ductus è molto irregolare. Da notare: alla quinta riga "Tatiani et Summaci" al posto di "Tatiano et Symmacho".
Vergone G., Le epigrafi lapidarie del Museo Paleocristiano di Monastero (Aquileia), Trieste 2007
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Brusin G.B., Il museo cristiano di Aquileia, in Rivista di Archeologia Cristiana, 1962, 38
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