fronte: b(onae) m(emoriae) / innocenti Proclinae, / qui vixit an(nos) V, me(nses) V., / d(ies) VIIII. recessit / in pace fedelis / d(eposita) pr(idie) non(as) iunias
Lastra parallelepipeda in calcare con iscrizione.
Traduzione: "Alla buona memoria. All’innocente Proclina che visse cinque anni, cinque mesi, nove giorni. Se n’è andata in pace da battezzata il giorno prima delle none di giugno (4 giugno)". Si tratta di un epitaffio dedicato alla piccola Proclina, morta a poco più di cinque anni da battezzata (fedelis = fidelis). Al centro della lapide, è tratteggiata una corona laureata che incornicia un grande ed elegante monogramma cristologico con le due lettere apocalittiche A e ω. In basso, l’asta della P poggia sul capo di una piccola figura di orante vestita di lunga tunica e affiancata da due uccelli affrontati. Il ductus è piuttosto regolare. Da notare: alla seconda riga "Proclina" al posto di "Proculina"; alla terza riga, dopo "an(nos)" è stato tracciato un segno di interpunzione simile ad una S; alla quinta riga "fedelis" sta per "fidelis".
Vergone G., Le epigrafi lapidarie del Museo Paleocristiano di Monastero (Aquileia), Trieste 2007
Brusin J.B., Inscriptiones Aquileiae, Udine 1991-1993, 3