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fronte: benemeritu[s] / Inginianus, qui / vixet annus LI, / m(enses) VII, dies V. / depositus. / tertium decem.[um] / kal(endas) m[aias? o artias?]; / reces[sit] / in pace [fidelis?]
Lastra parallelepipeda in marmo con iscrizione.
Traduzione: "Il benemerito Inginianus, che visse cinquantuno anni, sette mesi, cinque giorni. Sepolto tredici giorni prima delle calende di [maggio (19 aprile) o di marzo (17 febbraio)]; se n’è andato in pace [da battezzato]". L'epitaffio ricorda Inginianus, morto da battezzato a cinquantun anni. Il defunto, raffigurato come orante, è rappresentato al centro della lastra, sotto un padiglione con timpano su colonne tortili e capitelli. Ai lati del timpano sono visibili due cristogrammi. Il ductus è piuttosto regolare. Da notare: alla seconda riga "Inginianus" per "Ingenianus"; alla terza riga "vixet" al posto di "vixit" e "annus" al posto di "annos"; alla sesta riga "tertium decem[um]" sta per "tertio decim[o]"; -um di tertium è stato aggiunto in un secondo momento.
Vergone G., Le epigrafi lapidarie del Museo Paleocristiano di Monastero (Aquileia), Trieste 2007
Brusin J.B., Inscriptiones Aquileiae, Udine 1991-1993, 3