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Pezzo del gioco degli scacchi ricavato da corno animale. Presenta una lavorazione accurata, forma cilindrica arrotondata e base piatta. La parte superiore è caratterizzata da una protuberanza. La superficie inferiore è decorata da due linee parallele orizzontali incise, mentre la parete e la calotta sono decorate da incisioni circolari ("occhi di dado"). Può essere identificato come un Alfiere o un Cavallo.
Sul piano iconografico è forse utile confrontare l'esemplare in esame con Alfiere e Cavallo dei quattro pezzi degli scacchi rinvenuti negli scavi di Albano (cfr. Cassano 2007), dove il Cavallo sembra potersi distinguere, sebbene dubitativamente, per un accenno di criniera.
Cavalli F., Un pezzo del gioco degli scacchi, in Il pozzetto USM 438. Uno squarcio sulla vita quotidiana nel XIII secolo. Quaderni della Motta, Gradisca d'Isonzo (GO) 2007, 2
Cassano R., I 4 antichi pezzi degli scacchi del Museo Civico di Albano, in Italia scacchistica, Milano 2007, anno 97, n. 1193