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Cuspide di proietto per arma da corda, dotata di innesto a gorbia, fornita di punta alettata a sezione lenticolare, dal collo nettamente distinto.
l'esemplare in oggetto sembra collocarsi in un ambito funzionale pertinente alle attività venatorie. La presenza del profilo alettato, rende probabilmente tale cuspide adeguata all'abbattimento di grosse prede, come orsi, cervi e cinghiali. Nel libro della caccia di Gaston Phoebus, miniato al principio del XV secolo, compaiono diverse scene venatorie in cui le cuspidi ad alette vengono impiegate contro cervi e cinghiali (Vignola 2003, p. 187).
Progetto Castello, Progetto Castello della Motta di Savorgnano, Firenze 2003, 28