STRUTTURE PER IL CULTO, periodo romano, secc. II-I a.C.

In località Marassin, in corrispondenza del rialzo della Boschetta, lavori di arginatura del fiume Natissa, lungo la sua sponda destra, portarono nel 1973 al recupero di alcuni frammenti architettonici in calcare d'Istria riferibili all'esistenza nell'area di un edificio di culto di notevoli dimensioni. Si tratta di una base attica di colonna del diametro di 0,74 m, con elemento inferiore per l'inserimento nello stilobate, di due blocchi parallelepipedi lisci, di una cornice dentellata pertinente ad un altare quadrangolare e di una base di dimensioni confacenti alla precedente.

I rinvenimenti archeologici testimoniano chiaramente che sulla sponda destra del fiume ora corrispondente al Natissa, in un punto intermedio tra la città e lo sbocco a mare (in posizione molto più avanzata rispetto a quello odierna), sorgeva in epoca tardorepubblicana un santuario extraurbano di dimensioni ragguardevoli, contraddistinto da un edificio templare e da un altare costruiti in pietra calcare d'Istria. In base all'analisi degli elementi architettonici più significativi, eseguita da G. Cavalieri Manasse e più recentemente da C. Tiussi, la datazione del tempio si può collocare tra i decenni finali del II e quelli iniziali del I sec. a.C.