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In vari punti della sommità del Monte Sorantri, in particolare lungo il pendio sud-occidentale, sono stati raccolti numerosi frammenti di armi della tarda età del ferro e dell’inizio dell’età romana sia da offesa che da difesa, per lo più spezzate in epoca antica. Tra i materiali si segnala in particolare un fodero di spada in due parti che conservava ancora il chiodo per il fissaggio su di un supporto ligneo; gli altri manufatti sono costituiti da fibule, attrezzi, ganci da parete, attingitoi e da una lamina frammentaria bronzea iscritta con caratteri venetici. Le armi più antiche sono databili nell'ambito del III sec. a.C. (antico La Tène) e sono rappresentate da esemplari di paraguance trilobate dell'elmo tipo Fõrk-Trbinc. Altre offerte sono inquadrabili tra la seconda metà del II e gli inizi del I sec. a.C. (tardo La Tène): si tratta in particolare di una spada con protome umana o semiluna impressa a punzone sulla lama, di alcuni foderi di spada e di umboni di scudo del tipo Arquà-Mokronog.
L'altura, straordinario punto panoramico di quasi 900 metri s.l.m., sede di un luogo di culto celtico di tipo militare. Tale destinazione è documentata da una cospicua quantità di armi da offesa e da difesa, per lo più spezzate e rese inutilizzabili in epoca antica. Le tracce di frattura rituale suggeriscono precisi confronti con i luoghi di culto di varia tipologia della Francia del Nord, soprattutto con quello più noto, quale quello di Gournay-sur- Aronde, luogo di culto eminentemente militare.
Celti monti, Celti sui monti di smeraldo, Trieste 2015
La Carnia tra Celti, La Carnia tra Celti e Romani. Evoluzione dell'insediamento attraverso l'analisi di alcuni siti campione, in Antichità Altoadriatiche, Trieste 2009, 68
Righi G., I Celti in Carnia: i dati archeologici, in Antichità Altoadriatiche, Trieste 2001, 48
Righi G., I materiali lateniani di Amaro e di Monte Sorantri di Raveo, in I Celti in Carnia e nell’Arco alpino centro orientale (Atti giornata di studio), Trieste 2001