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Il Monte Sorantri di Raveo, punto di straordinaria visibilità situato in prossimità dello sbocco del Torrente Degano nel Fiume Tagliamento, costituisce una delle realtà archeologiche più rilevanti del comparto territoriale carnico. Indagini sistematiche realizzate a seguito di ritrovamenti di superficie hanno permesso di riconoscere una lunga frequentazione del sito, significativamente connessa nella tarda età del ferro alla presenza celtica. Armi, intenzionalmente spezzate, provengono da raccolte di superficie e suggeriscono l'esistenza di un santuario celtico a connotazione militare, attivo tra il III e il I sec. a.C. (SI 1102). A seguito dei ritrovamenti la Soprintendenza ha effettuato indagini sistematiche sulla sommità dell'altura, che hanno consentito di documentare i resti di un abitato di età romana delimitato da cinta muraria (SI 1103).
L'altura di quasi 900 metri s.l.m. sovrastante il paese di Raveo si inserisce tra i siti di maggiore interesse per quanto riguarda la presenza celtica in Friuli. Nella seconda età del ferro il rilievo fu sede di un luogo di culto celtico di tipo militare, l’unico sinora noto in Italia. Le indagini sistematiche condotte dalla Soprintendenza hanno documentato l'esistenza in età romana di un insediamento dotato di cinta muraria, nei pressi del quale (all'esterno della porta occidentale) sono stati localizzati resti di probabili installazioni cultuali.
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