Il molo della baia di Sistiana è noto da fonti bibliografiche. Ireneo della Croce (1698) descrive questo porto insieme con quello di Grignano e di Cedàs, attribuendo a tutti la stessa forma, quadrangolare, forse con molo a U, e la stessa profondità (oltre m 1.5). Pietro Kandler vede ancora una struttura conservata sott'acqua e la ritiene artificiale; lo stesso autore parla di un porto romano ampio, frequentato e con un unico molo.
Molo posto a difesa della baia di Sistiana. Esso è probabilmente da connettere alla villa di Sistiana/Braida Vecchia (SI 863 = UT 7).
Auriemma R./ Degrassi V./ Donat P./ Gaddi D./ Mauro S./ Oriolo F./ Riccobono D., Terre di mare: paesaggi costieri dal Timavo alla penisola muggesana, in Terre di mare. L'archeologia dei paesaggi costieri e le variazioni climatiche, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Trieste, 8-10 novembre 2007), Trieste - Pirano 2008
Ubaldini T., Il ‹Territorium Tergestinum› in cinque carte topografiche manoscritte del sedicesimo e diciassettesimo secolo, in Archeografo Triestino, 1987, serie 4, n. 47
Degrassi A., I porti romani dell’Istria, in Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, 1957, 57
Gasparini L., Miramare e paraggi nelle memorie inedite di Pietro Kandler, in Archeografo Triestino, 1932, serie 3, n. 45
Kandler P., Varietà. Porti, in Osservatore Triestino, 1870, 20 settembre 1870, n. 214
Kandler P., Cedas, in L'Istria, 1852, 7
Della Croce I., Historia antica e moderna, sacra e profana della città di Trieste, Venezia (rist. fotomeccanica, Bologna). 1698