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in basso a sinistra: VF
in alto entro cartiglio: GLORIA IN EXCELSIS DEO
La silografia fa parte del Fondo Barelli di Modena e fu falsificata dal cartolaio milanese con l'aggiunta del monogramma "VF". Non essendo stata possibile una verifica diretta del legno, non si può affermare se Barelli e li minò pure una scritta, che avrebbe dovuto essere presente entro la fascetta bianca sottostante l'immagine. E' assai probabile che la stampa, date le sue notevoli dimensioni, sia stata attaccata alle pareti di altari domestici come sostituto povero di un dipinto, ad uso della devozione privata. L'anonimo incisore, attivo probabilmente nel XVII secolo, mostra una certa ingenuità nel delineare le figure che non sono ben articolate nello spazio: si osservi il pastore in primo piano a destra colto di tre quarti di schiena che, invece di contribuire a dare un senso di profondità alla composizione, è schiacciato in superfici e. Il tono dimesso e domestico della scena, nell'ottica tutta barocca di una umanizzazione dei personaggi sacri, è adatto a far nascere nell'osservatore quei sentimenti di pietà e devozione religiosa, in perfetta sintonia con la destinazione popolare dell'immagine.