ambito emiliano, XVII/ XVIII

È stato giustamente segnalato (SILINGARDI 1986) come la stampa, falsificata da Barelli con l'aggiunta del monogramma di Bartolomeo Coriolano (NAGLER 1858-1879, v. 1, p. 761, n. 1735), sia tratta da un'acquaforte di Ludovico Mattioli (SPIKE 1982, p. 69, fig. 34) che a sua volta copia una pala di Marcantonio Franceschini (Bologna 1648-1729), eseguita verso il 1686 per la cappella dei Monti in Santa Caterina di Vigri a Bologna, oggi chiesa del Corpus Domini. L'incisione del Mattioli, per la quale il 1686 vale da termine post quem, è in ovale mentre questa silografia è di formato rettangolare; il fatto che non sia in controparte rispetto al suo modello ha fatto pensare (SILINGARDI 1986) che sia stata eseguita da un collaboratore del Mattioli, che aveva la possibilità di copiare direttamente il disegno preparatorio del suo maestro, o di avere sottomano la lastra. La silografia è caratterizzata da un dislivello qualitativo, e si è ipotizzato (SILINGARDI 1986) l'intervento di due mani, una più esperta nelle figure principali e una più scadente nei cherubini sulle nuvole. È da notare che al Museo Civico di Bassano è conservata un'acquaforte, databile nella seconda metà del Settecento (inv. Inc. Bass. 3635), che presenta in controparte una struttura compositiva assai affine a questa stampa (ZOTTI MINICI 1994, p. 355, n. 766, fig. 766).