ambito emiliano, XVI/ XVII

Oggetto
stampa di traduzione
Soggetto
Madonna di Lucca
Ambito culturale
ambito emiliano - incisore
Editore
Barelli Pietro
Cronologia
1590 ca - 1610 ca
Materia e tecnica
carta/ xilografia
Misure impressione
mm - altezza 375, larghezza 250
Misure foglio
mm - altezza 410, larghezza 280
Codice scheda
S_810
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Iscrizioni

in basso a sinistra: IB. MAG/INV

La stampa è illustrata nei due cataloghi Soliani del 1828 e del 1864 con ancora la scritta entro il basamento ai piedi della Vergine: "IL VERO RITRATTO DELLA MIRACOLOSISSI / MA MADONNA SCOPERT(A) DI NUOVO A LUCCA A. DI. 30 DI MARZO 1588". Barelli oltre a eliminare questa scritta tolse pure gli elementi decorativi a svolazzo ai lati dello zoccolo per poter inserire a sinistra il falso monogramma "IB. MAG / INV", ispirato a quello del pittore vicentino Giovan Battista Maganza (NAGLER 1858-1879, v. 3, p. 837, n.203 5; BERTARELLI 1909, p. 69). La silografia raffigura la Madonna dei Miracoli di Lucca, detta anche "Madonna dei Lucchesi", un'immagine che, assieme al Volto Santo, fu grandemente venerata nella città toscana dalla fine del Cinquecento fino a tutto l'Ottocento. L'inizio del culto risale al 30 marzo 1588 (GIUSTI 1988, pp. 58- 59, e ill. a pp. 33, 43), quando avvenne un fatto miracoloso presso la Porta di Borgo, una delle tre esistenti a quel tempo a Lucca, attraverso la quale nel 1536 era passato il corteo imperiale di Carlo V, in visita alla città. Come tramandano le fonti cinquecentesche, nell'occasione della venuta dell'imperatore la Porta di Borgo era stata addobbata con drappi, insegne e festoni e il commissario militare Francesco Cagnoli, che si dilettava di pittura, aveva dipinto nella loggetta della porta una Madonna col Bambino. Il 30 marzo del 1588 alcuni dei soldati di guardia alla Porta furono sorpresi dal loro commissario a giocare a dadi, cosa proibita a quel tempo per i militari, proprio sotto l'immagine della Madonna affrescata cinquant'anni prima dal Cagnoli. Uno dei soldati, Jacopo di Pietro da Capannori, in preda all'ira per aver perso, bestemmiando scagliò i dadi contro la sacra immagine, e per intervento divino il braccio gli si ruppe improvvisamente. La notizia si diffuse subito tra la popolazione, che iniziò numerosa a rendere omaggio all'immagine miracolosa, tanto da indurre il Senato della Repubblica a far staccare l'affresco e a trasferirlo, con una solenne cerimonia che ebbe luogo il 25 aprile 1588, nella chiesa di San Pietro Maggiore. Nel corso del Sei-Settecento l'opera del Cagnoli fu ridipinta, e il paesaggio alle spalle della Vergine fu coperto da un pesante drappeggio; proprio alla versione manipolata dell'affresco si rifecero le numerose copie della composizione, tra le quali quella seicentesca della loggetta della Porta dei Borghi (GIUSTI 1988, fig. a p. 33). Nel 1807 la chiesa di San Pietro Maggiore fu demolita e l'immagine del Cagnoli fu trasferita nella chiesa di San Romano, dove si trova tuttora, restaurata da un intervento conservativo che ha ripristinato l'originale paesaggio alle spalle della Madonna. La silografia in esame, databile al XVII secolo, sembra una copia non tanto dell'affresco del Cagnoli oggi a San Romano, quanto della sua derivazione seicentesca conservata nell'edicola della Porta dei Borghi (GIUSTI 1988, fig. a p. 33). Nella stampa è raffigurato pure il soldato Jacopo di Pietro da Capannori mentre sta per lanciare i dadi contro la sacra effige, e perciò la scritta eliminata dal Barelli, che recitava "IL VERO RITRATTO DELL A MIRACOLOSISSI / MA MADONNA SCOPERT(A) DI NUOVO A LUCCA A. DI. 30 DI MARZ O 1588",aveva un chiaro riferimento all'evento miracoloso. Un altro esemplare di questa silografia è conservato al Museo Civico di Bassano (inv. Inc. Bass. 2202) ed è stato recentemente pubblicato (ZOTTI MINICI 1994) con il titolo di Madonna col Bambino in trono e, come è stato rilevato dalla Goldoni (1995b, p.40), con una errata provenienza dalla stamperia dei Remondini. Esso presenta la stessa filigrana dell'esemplare triestino, uno stemma con tre stelle sormontato da corona, che compare in varie stampe del nostro gruppo.

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BIBLIOGRAFIA

Zotti Minici C.A., Le stampe popolari dei Remondini, Venezia 1994

Catalogo generale Soliani, Catalogo generale delle incisioni in legno per uso di tipografie di varie epoche di antica spettanza degli eredi di Bartolomeo Soliani, Modena 1864

Incisioni in legno Soliani, Incisioni in legno esistenti nella Reale Tipografia degli Eredi Soliani, Modena 1828, 7 voll.

Goldoni M., Le stampe Remondini, in Grafica d'arte, Milano 1995, VI, n. 24

Giusti P., La Madonna dei Miracoli, in Immagini di devozione a Lucca, Lucca 1988

Bertarelli A., Di alcune falsificazioni moderne eseguite cogli antichi legni della tipografia Soliani di Modena, in Il libro e la stampa, 1909, III, fasc. 2-3

Nagler G. K., Die Monogrammisten, München 1858-1879, I-V

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