Gandolfi Mauro, XIX

Oggetto
stampa di riproduzione
Soggetto
vedute e ritratti
Titolo
Le Rime del Petrarca
Autore
Gandolfi Mauro (1764/ 1834) - incisore
Bozza Gaetano (1776/ 1840 ca.) - disegnatore
Morghen Raffaello (1758/ 1833) - incisore
Scotti Francesco Emanuele (1756/ 1826) - disegnatore
Scotti Francesco Emanuele (1756/ 1826) - incisore
Castellini Giuseppe (notizie 1800-1820) - incisore
Zabeo Vincenzo (1770/ 1820 post) - disegnatore
Lose Friedrich (1776/ 1833) - incisore
Zabeo Vincenzo (1770/ 1820 post) - disegnatore
Bigatti Giovanni (1774/ 1817) - incisore
Migliara Giovanni (1785/ 1837) - disegnatore
Lose Friedrich (1776/ 1833) - incisore
Liuzzi Giacomo (1785/ 1867) - disegnatore
Lose Friedrich (1776/ 1833) - incisore
Epinat Fleury (1764/ 1830) - disegnatore
Editore
Marsand Antonio
Cronologia
1818 post - 1820 ante
Materia e tecnica
acquaforte/ bulino - acquatinta
Codice scheda
S_3707
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo

Nel 1819-1820 Antonio Marsand curò la pubblicazione delle Rime di Petrarca edite a Padova nella Tipografia del Seminario, una ricca edizione del Canzoniere corredata da nove stampe, tre acquaforti e sei acquatinte, disegnate e incise da diversi artisti tra cui spiccano Gaetano Bozza e Giovanni Migliara tra i disegnatori, Mauro Gandolfi e Raffello Morghen tra gli incisori. Rossetti, che conosceva Marsand con cui tenne un rapporto epistolare, acquistò tra il 1819 e il 1822 un gruppo di 33 esemplari sciolti tra studi preparatori (5), incisioni a solo contorno (2), avanti lettera (2), prime prove di stampa (2) e ultimi stati di queste nove stampe, mostrando in tal modo il suo grande interesse per la grafica rivolta all'editoria. La data dell'acquisto si ricava dal fatto che l'erudito cita la serie nel suo catalogo della raccolta edito nel 1822, all'interno della sezione iconografica della Collezione terza, che come è noto elenca le opere acquisite dopo il 1819, ai numeri 37-69: "9 stampe già note della edizione dell'Ab. Marsand; ciascuna delle quali è accompagnata da disegni originali e da prime prove calcografiche in tutto 33 pezzi" (Rossetti 1822). La numerazione rossettiana si riscontra inoltre su quasi tutti gli esemplari, scritta a matita nell'angolo inferiore destro. Il gruppo è inoltre menzionato nell'Inventario ed estimo redatto alla morte di Rossetti ai nn. 884 e 885 dell'iconografia petrarchesca: "n. 884 incisione a bulino (sic) Serie delle tavole dell'edizione del Prof. Marsand. n. 885 Seguono le 9 stampe già note dell'edizione dell'Ab. Marsand: ciascuna delle quali accompagnata da disegni originali e da prime prove calcografiche" (PETR. Ms I 76). Oggi la serie è incompleta: manca infatti la stampa n. 69 del gruppo che è composto perciò da 32 esemplari, 5 disegni e 27 stampe. Alcune incisioni sono citate da Hortis (1874). Gli autori delle stampe sono: Raffaello Morghen, che firma l'antiporta, Mauro Gandolfi autore dell'acquaforte con il Ritratto di Petrarca (Trentin 1990), Federico Lose, Francesco Emanuele Scotti, Giovanni Bigatti e Giuseppe Castellini che firmano le acquatinte (per notizie sui disegnatori vedi la scheda madre OA 51422). Raffaello Morghen (Napoli 1761-Firenze 1833) fu allievo del padre Filippo, e nel 1793 andò a Firenze dove aprì una scuola di incisione. Nel 1803 entrò come insegnante all'Accademia fiorentina e divenne il capo riconosciuto della scuola di incisione riproduttiva in Italia. Ampia la sua produzione, che spazia dalla veduta, alle stampe di riproduzione di opere di grandi maestri. Si dedicò prevalentemente all'acquaforte, affinando la tecnica del taglio lineare di cui raggiunse la piena padronanza. Mauro Gandolfi (Bologna 1764-1834) fu un valente pittore bolognese, allievo dell'Accademia Clementina e collaboratore del padre Gaetano. Dagli inizi dell'800 si dedicò all'incisione, raggiungendo una grande perizia tecnica: nel 1801 andò a Parigi per specializzarsi come incisore, e fu coinvolto nell'impresa di riproduzione incisoria del Musée Français, edito nel 1803. Tornato in Italia, lavorò come incisore a Bologna, a Firenze per L. Bardi e a Milano per G. Vallardi e i fratelli Bettalli. Giovanni Bigatti (Milano 1774-1817) fu pittore e incisore allievo a Milano di G. Errante. Nel 1805 ottenne una borsa di studio dal governo e rimase fino al 1810 a Roma. Ottimo incisore attivo nel campo dell'editoria, illustrò il volume di G. Ferrario "Costume antico e moderno di tutti i popoli", edito a Milano nel 1817. Giuseppe Castellini (notizie 1800-1820) fu attivo a Milano dove incise 23 acquatinte con le Principali vedute di Milano, edite da Vallardi. Noto pure il Ritratto dell'imperatrice Maria Ludovica inciso nel 1816 da L. Canonica. Il tedesco Fredrich o Federico Lose (Görlitz 1776-Milano 1833), formatosi a Lipsia, dal 1811 fu attivo a Milano come incisore vedutista nella cerchia di Eugenio di Beauharnais. La sua fama è legata all'album "Viaggio pittorico nei monti di Brianza", edito nel 1823 forse presso G. Pirola e nel 1835 presso Bettalli, serie di 24 vedute all'acquatinta che eseguì assieme alla moglie Caterina. Sempre con la moglie eseguì una serie di 15 vedute del Garda, e ancora vedute di Milano, del Lago di Como e di Venezia. Il genovese Francesco Emanuele Scotti (1756-1826), allievo di C.G. Ratti all'Accedemia Ligustica, si dedicò al ritratto e alla miniatura su scatolette porta tabacco, genere che ebbe molto successo a Roma e Milano. Come incisore eseguì stampe di riproduzione da Raffaello, Reni, Correggio mentre nel campo dell'editoria suoi sono il frontespizio dell'Epilogo della vita del Cav. A.R. Mengs, edito a Genova nel 1779 e varie illustrazioni per i "Iliadis fragmenta antiquissima cum picturis".., editi a Milano nel 1819. Per la stampa con Arquà si ha solo il primo schizzo dello stesso Marsand (scheda OA 51435), per quella con Selvapiana la pianta di Giovanni Del Rio (scheda OA 51434).

BIBLIOGRAFIA

Trentin V., Vita di Francesco Petrarca, in Franciscus Francesco Petrarca ad Arquà, Padova 1990

Hortis A., Catalogo delle opere di Francesco Petrarca esistenti nella Petrarchesca Rossettiana di Trieste. Aggiuntavi l’iconografia della medesima, Trieste 1874

Palmerini N., Opere d'intaglio del Cav. Raffaello Morghen, Firenze 1824

Rossetti D., Raccolta di edizioni di tutte le opere del Petrarca e di Enea Silvio Piccolomini, Pio II, Venezia 1822