Marra Marco, XX

Il quadro è suddiviso verticalmente in due porzioni, maggiore quella di destra. Nella parte sinistra si individuano dall'alto in basso un rettangolo un quadrato con sovrapposto un semicerchio e un altro rettangolo. Sul lato destro invece si individuano una serie di diagonali di vari colori. Marra perviene alla composizione geometrica dopo una lunga esperienza figurativa e dopo avere sperimentato la libertà cromatica di una elaborazione priva di ogni ingabbiamento disegnativo. La matrice culturale del maestro è il colore veneziano, mentre l'impegno di ricerca si incentra nella razionalità. La razionalità è la geometria, mentre la composizione emotivo-sentimentale si può rintracciare nell'uso del colore. Marra è cosciente di vivere in una fase epocale di profonda crisi: guarda al futuro, attivando un criterio di programmazione, senza però mortificare le risorse spirituali dell'uomo: la geometria disciplina le emozioni, l'emozione arricchisce la geometria. Marra è aperto al futuro, senza programmi di avanguardia, è prima di tutto un intellettuale che osserva e medita e poi dipinge. (De Bono, 1974) I toni principali della serigrafia sono, come indica il titolo, i colori dell'ocra, le terre, i marrone chiaro, i senape a contrasto con tonalità più chiare e scure di grigio. Si arriva fino ad un rosso pallido e un grigio azzurrato.La struttura astratta si presenta come una compenetrazione di più figure geometriche, quadrati, semicerchi, rettangoli che nella parte destra dell'opera sfumano all'infinito con le diagonali che corrono verso un lontano punto di fuga.