Anonimo del XVIII secolo, ambito veneto, XVIII

Oggetto
stampa
Soggetto
ritratto d'uomo: Ferdinando Cortes
Titolo
Ferdinando Cortes
Autore
Ambito culturale
ambito veneto
Editore
Gatti Giovanni
Cronologia
1778
Materia e tecnica
acquaforte
Misure impressione
mm - altezza 155, larghezza 100
Misure foglio
mm - altezza 197, larghezza 115
Codice scheda
S_7026
Collocazione
Pordenone (PN)
Centro diocesano attività pastorali
Museo diocesano di arte sacra
Iscrizioni

La prima edizione italiana della traduzione dell'opera di Robertson è fiorentina (Allegrini, 1777-1778); dato il probabile favore presso il pubblico, nello stesso 1778 anche l'editore veneziano Giovanni Gatti pubblica i 4 volumi della "Storia di America", difendendosi nell'Avvertimento del I volume dalle accuse di mercenario mossegli dai colleghi toscani. Gatti promuove inoltre la qualità della propria impresa editoriale, nella quale ogni volume dovrà essere corredato da "rami rappresentanti o il Ritratto d'altri personaggj celebri ne' fatti Americani, o qualche invenzione allusiva alla materia" (p. 31); i ritratti sono: per il I volume Cristoforo Colombo, per il II Bartolomeo de Las Casas, per il III Ferdinando Cortes e per il IV Francesco Pizzarro. Ogni volume è inoltre corredato da una grande carta geografica: nel I troviamo la Carta del Golfo del Messico e delle isole, nel II la Carta dell'America Meridionale, nel III la Carta dei Paesi sopra il Mare meridionale e nel IV la Carta del Messico o Nuova Spagna. I ritratti nelle antiporte sono tutti firmati da F. Ricci, eccetto il ritratto di Cortes, che però per motivi stilistici si può attribuire alla stessa mano. Questa stampa apparteneva però a una edizione successiva dell'opera di Robertson: infatti nella terza edizione, In Venezia presso Silvestro Gatti con licenza de' superiori, e privilegio, 1794, in 2 volumi, ricompaiono gli stessi rami con l'indicazione, come qui, del tomo di appartenenza (T. III); si tratta di uno stato successivo al primo. Però in questa terza edizione è stato abraso il nome del Gatti, e anche nella stampa di Cortes si vede ancora traccia della scritta in basso a sinistra. La stampa in oggetto dovrebbe dunque appartenere alla seconda edizione veneziana, del 1783, di cui non è stato possibile visionare alcuna copia..