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a sinistra a mezza altezza: Chagall
in calce al centro: Le Lièvre et Les Grenouilles
Nel 1927 il famoso editore e mercante d'arte Ambroise Vollard commissionò a Chagall l'illustrazione di una nuova edizione delle Favole di La Fontaine. L'artista aveva già lavorato nel 1923 per Vollard, che gli aveva dato l'incarico di eseguire una serie di acqueforti per illustrare un'edizione de Le anime morte di Gogol, pubblicata nel 1924-1925. Nel 1927 perciò Chagal iniziò ad eseguire le cento acqueforti, ma il progetto non andò in porto per l'improvvisa morte nel 1939 di Vollard e solo nel 1952 l'editore Tériade pubblicò Les Fables de La Fontaine in due volumi, corredati da cento acqueforti di Chagall, con una tiratura di duecento esemplari. I primi ottantacinque esemplari presentano le cento stampe acquarellate a mano dall'artista, e da questo gruppo proviene anche l'acquaforte di collezione Astaldi. Nella stampa Chagall abbandona il mondo del fantastico protagonista di molte sue opere e, per le necessità di aderenza al testo della fiaba, crea un'illustrazione di natura didattica, caratterizzata da una forte aderenza al dato naturale nella resa della lepre che salta irrompendo nello stretto spazio compositivo, delimitato in alto dalla stoccianata del campo.
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Bortolatto L., Chagall Una misteriosa quarta o quinta dimensione, Milano 1986
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Bergamini G./ Di Martino E., Marc Chagall Segni e colori 1887-1985, Pordenone 2006