recto, in basso a destra nel campo figurato: MR
recto, in basso a destra: 7
L'opera fa parte di una raccolta di xilografie contenute in una cartella: si tratta di 16 stampe di Ramiro Meng inerenti gli scavi del Teatro Romano di Trieste; serie descritta nella scheda S_124806, a cui si rimanda. L'autore Ramiro Meng, che ha raccontato in questa serie i lavori degli anni Trenta del Novecento, che hanno cambiato la fisionomia del centro cittadino, portando anche allo svelamento del Teatro Romano, ci restituisce un fermo immagine degli scavi, in particolare il ritrovamento di una statua facente parte la decorazione del teatro. Il titolo della stampa, "Una statua viene alla luce", suggerisce la partecipazione con cui l'autore registra gli avvenimenti, confermata anche dalle parole del soprintendente ai lavori, Molajoli, che firma la presentazione della stampa delle xilografie: "Più che una documentazione è una narrazione [...] commossa, immediata [...]. In ciascuno di questi fogli si vede chiaro che il sentimento dell'artista ha preso la parte di protagonista" (Molajoli 1941). La veduta mostra in primo piano, sulla sinistra, una statua acefala, mentre l’operaio al centro sta scavando con il piccone per portare alla luce una testa; in secondo piano altri due sono anch’essi al lavoro con le pale.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024
Paris L., La sezione iconografica del Lascito Antonio Fonda Savio nel Sistema museale dell'Ateneo triestino, in Archeografo Triestino, Trieste 2013, serie 4, n. 63 (123)
Paris L., Guida al Lascito Antonio Fonda Savio, Trieste 2015
Molajoli J., Impressioni sugli scavi del Teatro Romano, in Le Tre Venezie, 1941
Paris L., Guida al Lascito Antonio Fonda Savio, Trieste 2015