recto, in basso a destra: Romeo DANEO
recto, in basso a sinistra: 1/4
recto, in basso a sinistra: xilografia
recto, in basso al centro: omaggio all’amico Bruno Maier
Come le altre opere d’arte di proprietà di Bruno Maier, anche quella in esame è giunta nelle collezioni dell’Archivio degli scrittori e della cultura regionale grazie alla preziosa intermediazione di Elvio Guagnini. L’opera si inquadra in un momento particolare della carriera di Daneo, che tra gli anni Sessanta e Settanta inizia ad avvicinarsi al mondo dell’incisione, e in particolare alla xilografia, che nella sua essenzialità a tratti brutale gli era sembrata la tecnica più adatta per interpretare quella ricerca di semplificazione della forma che aveva iniziato a perseguire negli anni precedenti. Negli anni Settanta il soggetto perde progressivamente di riconoscibilità e Daneo realizza delle composizioni in bilico tra una ricerca geometrica e meramente non-figurativa e una figurazione evocativa e mai mimetica. Prevale in ogni caso un uso tendenzialmente decorativo delle forme e delle cromie, che a tratti ricorda le strutture di raffinate opere tessili, oltre a far talvolta trasparire una vaga ascendenza bizantina. In questo caso, come in altri lavori dei primissimi anni settanta, prevalgono stimoli visivi che potrebbero inquadrarsi in una sorta di nuovo Primitivismo, incarnato dalle stilizzate maschere africane al centro, affastellate come fossero delle panoplie tribali in un contesto che ricorda vagamente le stoffe dell’africa nera. Dal telaio inesausto della fantasia di Daneo si dipana così un filo che tessendo segni strani apre a esperienze su spazialità e mondi figurativi diversi, dove si accumulano totem neri su fondo giallognolo, trapezi bianchi, accordi grigi, bizzarrie su violetti rossigni, fantasmi che danzano su di un fondale istoriato Un esemplare di questa xilografia è stato esposto alla personale del pittore allestita alla Comunale di Trieste nel 1970.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024