Fico Ettore, XX

Oggetto
stampa di invenzione
Soggetto
astratto
Titolo
Strutture virali I
Autore
Fico Ettore (1917/ 2004)
Cronologia
1969
Materia e tecnica
carta/ acquaforte, puntasecca
Misure impressione
mm - altezza 296, larghezza 192
Misure foglio
mm - altezza 460, larghezza 310
Codice scheda
S_124858
Collocazione
Trieste (TS)
Sede del Dipartimento studi umanistici
smaTs. Archivio degli scrittori e della cultura regionale. Donazione Callerio
Iscrizioni

L’opera è giunta di recente nelle raccolte del sistema museale dell’Ateneo triestino proveniente dalla collezione d’arte della Fondazione Carlo e Dirce Callerio. Visto il titolo e la natura dell’immagine, non c’è da stupirsi se due microbiologi di valore internazionale come i Callerio abbiano deciso di includere questa raffinata incisione, realizzata nel 1969, nella loro collezione. Nel corso della sua lunga carriera artistica Ettore Fico ha partecipato a numerose esposizioni collettive nazionali e internazionali. A partire dal secondo dopoguerra la sua arte pare sempre in bilico tra il sostanziale espressionismo degli esordi e le esperienze non figurative e informali. Risale al 1963 il suo esordio nel campo dell’incisione, dove si concentrerà soprattutto nell’acquaforte, con rari interventi a puntasecca. Realizzava le opere nel suo studio utilizzando una pressa, tuttora funzionante, oggi ricoverata nel museo torinese che porta il suo nome. La sua produzione in questo campo non sarà però costante, e i suoi lavori in questo campo si scalano soprattutto lungo gli anni sessanta. Nel marzo del 2015 una quindicina di incisioni dell’artista sono state esposte nella sala incontri del Consiglio regionale a Torino. Si trattava di acqueforti e litografie tra le meno note. Tra queste, le vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, ma anche una prima redazione, contrassegnata come prova d’artista e datata 1969, dell’opera in esame, che mostra quanto il suo interesse per la rappresentazione della natura, al di là della proiezione stilistica che decideva volta per volta di utilizzare, spaziasse senza interruzione dai soggetti più consueti (un suo Nido ad acquaforte è datato 1968) a quelli sostanzialmente inediti come Strutture virali.

BIBLIOGRAFIA

De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024