in basso a sinistra sotto il campo figurato: [I]mmemor EURIDICES denuò ad inferos retracta.
in basso a sinistra sotto il campo figurato: Non sinit ENDIMION te pectoris esse severi / CINTIA: dulcis Amor coelo deduxit ab alto. / Latmia saxa petis, quaerens solatia flammae; / Sylvarumque, canumque simul, simul immemor arcus.
in basso a destra sotto il campo figurato: EUROPA a IOVE, sub tauri formam, in Cretam abducta.
in basso a sinistra: [Annib]al Carraccius pinxit in Aedibus farnesianis.
in basso a destra: Io. Iacob. de Rubeis formis Romae ad Templ. S.Mariae de Pace cu(m) Priv. S.Pont.
in basso a destra: Petrus Aquila delin. et s[culp.]
in basso a destra: 641
Affreschi della Volta della Galleria Farnese: lo scomparto del fregio raffigurante Diana ed Endimione è affiancato da due medaglioni raffiguranti Orfeo ed Euridice, a sinistra, e il ratto di Europa. Le scene sono circondate da una ricca decorazione comprendente telamoni, nudi maschili, festoni di frutta, conchiglie e mascheroni. A destra si intravede una coppia di cupidi in tenzone su balaustra (corrispondente ad uno dei quattro angoli della volta).
La serie, di cui oltre alla presente fanno parte anche le stampe delle schede S 280, 281, 283, comprende di 21 tavole numerate riproducenti la galleria di Palazzo Farnese, affrescata da Annibale Carracci tra 1597-1601 per il cardinal Odoardo Farnese, precedute da quattro tavole non numerate costituite da frontespizio, dedica, allegoria con Annibale Carracci che risolleva le sorti della pittura, monumento funebre ad Annibale Carracci. Sul frontespizio non è presente alcuna indicazione cronologica ma nell'iscrizione sotto l'effigie di Annibale Carracci è presente la data 1674 e la serie è citata nell'Indice de Rossi del 1577 che la dice pubblicata in quell'anno.