Pencz Georg, XVI

Oggetto
stampa di invenzione
Soggetto
i Trionfi di Francesco Petrarca
Autore
Pencz Georg (1500/ 1550 ca.) - incisore
Pencz Georg (1500/ 1550 ca.) - inventore
Cronologia
1539
Materia e tecnica
bulino
Codice scheda
S_3681
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo

La serie di sei stampe con i Trionfi del Petrarca fu acquistata da Rossetti tra il 1819 e il 1822, poiché compare citata entro la Collezione terza, che documenta le acquisizioni fatte dopo il 1819, come "Incisioni a bulino. Gregorio Pencz inc. I sei trionfi di Petrarca; cioè quelli dell'Amore, della Castità, della Morte, della Fama del Tempo e della Divinità" (cfr. Rossetti 1822). Le sei stampe sono inoltre menzionate con le stesse parole del Rossetti nell'Inventario ed estimo della libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti, redatto nel 1843 dal libraio Schubart e dal disegnatore Merlato, al n. 888 dell'iconografia petrarchesca: "Incisioni a Bulino. I sei trionfi del Petrarca, cioè: quelli dell'Amore, della Castità, della Morte, della Fama, del Tempo e della Divinità" (BCTS, PETR. Ms I 76). La serie, inserita da Hortis nel suo catalogo del 1874 (cfr. Hortis 1874), è opera del pittore ed incisore tedesco Georg Pencz, che qui dimostra di aver ormai raggiunto una grande abilità tecnica e una completa padronanza del bulino (si veda Landau 1978; Koch 1981; Zijlma 1991; Nodari 2003). Si noti infatti, come sottolinea Landau (1978), l'uso del finissimo tratteggio incrociato per la definizione delle ombre, le piccole linee molto ravvicinate che si confondono nei puntini nelle zone di passaggio tra luce e ombra, e l'assotigliarsi dei contorni man mano che si procede verso lo sfondo. Pencz, probabilmente per un'incomprensione del pensiero di Petrarca, non segue l'ordine dato dal poeta ai suoi Trionfi, e pone il Trionfo della Morte dopo quello del Tempo, cioè al quinto posto e non dove dovrebbe essere, subito dopo quello della Castità. Per il poeta infatti la Castità trionfa sull'Amore, la Morte sulla Castità, la Fama sulla Morte, il Tempo sulla Fama, mentre l'Eternità trionfa su tutto. La serie è databile intorno al 1539, quando l'artista si trovava a Roma: essa riflette il gusto per il revival dell'antico che era molto forte in quegli anni nell'Urbe, e nella struttura compositiva che si sviluppa in orizzontale, con una netta cesura tra il primo piano e lo sfondo, le sei stampe testimoniano come l'incisore si sia ispirato alle decorazioni in monocromo con trionfi e cortei che abbellivano molti palazzi romani, opere eseguite da vari artisti tra cui spicca Polidoro da Caravaggio.

BIBLIOGRAFIA

Nodari F., La Collezione Petrarchesca Piccolominea. La sezione iconografica, in La collezione rossettiana: il sogno di un patrizio triestino nell'eta della restaurazione, Trieste 2003

Zijlma R., Hollstein's German engravings, ethings and woodcuts 1400-1700. Michael Ostendorfer (continued) to Georg Pencz, Roosendaal 1991, XXXI-70

Koch R. A., The Illustrated Bartsch. Early german masters: Jacob Bink, Georg Pencz, Heinrich Aldegrever., New York 1981, XVI-165-

Landau D., Catalogo completo dell’opera grafica di Georg Pencz, Milano 1978

Hortis A., Catalogo delle opere di Francesco Petrarca esistenti nella Petrarchesca Rossettiana di Trieste. Aggiuntavi l’iconografia della medesima, Trieste 1874

Rossetti D., Raccolta di edizioni di tutte le opere del Petrarca e di Enea Silvio Piccolomini, Pio II, Venezia 1822