Regona Antonio, XIX

Oggetto
stampa colorata a mano di riproduzione
Soggetto
ritratto di donna: Laura de Sade
Titolo
Laura Poetessa
Autore
Regona Antonio (1760/ 1853) - incisore
Agricola Luigi (1759/ 1821) - disegnatore
Sanzio Raffaello (1483/ 1520) - inventore
Editore
Remondini
Cronologia
1800 post - 1817 ante
Materia e tecnica
acquaforte/ bulino
Misure impressione
mm - altezza 302, larghezza 203
Misure foglio
mm - altezza 453, larghezza 312
Codice scheda
S_3832
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo
Iscrizioni

La stampa in esame fa parte di una serie di quattro incisioni acquistate da Rossetti prima del 1817, poichè compaiono citate nel catalogo della raccolta edito nel 1822, all'interno della "Collezione prima" che documenta la consistenza della collezione fino al 1817, ai numeri 3-6 della sezione iconografica: "N. 3 Incisione a bulino. Pittura di Raffaele, copiata da Luigi Agricola, incisa da Antonio Regona. Petrarca colla solita cappa, e corona d'alloro sovrappostovi. N. 4 Incisione a bulino. Pittura di Raffaele, copiata da Luigi Agricola, incisa da Antonio Regona. Laura co' capelli sparsi, e coronata d'alloro. N. 5-6 La stessa impressione dei N. 3. 4. però miniata alquanto trivialmente" (Rossetti 1822). Quindi l'esemplare in esame è uno dei due menzionati da Rossetti ai numeri 5 e 6 come "trivialmente miniati", e più precisamente si tratta del N.° 6, come testimonia la nota manoscritta dello stesso Rossetti, appena visibile in verità in basso a destra, ripetuta in altra grafia più tarda in alto a destra. Annota già Hortis (1874) che l'acquaforte in esame, databile nel 19 secolo e comunque entro il 1817, anno in cui essa compare citata nel Catalogo remondiano (Catalogo Remondini 1817), copia l'effige di Laura che si trova nel Parnaso, affrescato da Raffaello nella Stanza della Signatura in Vaticano entro il 1511 (cfr. Bacchi-Benati 1988). Essa fu eseguita da Antonio Regona su disegno del pittore, disegnatore, argentiere e intagliatore di gemme Luigi Agricola (Roma 1759-1821). L'Agricola, figlio di Giuseppe presso cui visse fino al 1800 lavorando nel suo laboratorio orafo come argentiere e intagliatore di gemme, in qualità di pittore fu allievo di Christian Unterberger, per poi entrare all'Accademina di San Luca. Nel 1783 e 1784 partecipò al Concorso dell'Accademia Capitolina del Nudo e nel 1789 a quello Clementino, vincendo il primo premio con un dipinto raffigurante il "Miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci". Nominato nel 1800 membro nell'Accademia di San Luca, ne divenne professore e poi presidente. Fu amico di Canova, e le sue opere mostrano l'influsso delle teorie neoclassiche, in special modo di Vincenzo Camuccini. Scarse le notizie sul bassanese Antonio Regona (Bassano 1760-1853), di cui il Servolini cita varie stampe tratte da opere di Raffaello, di Veronese, e da pitture di genere di artisti inglesi quali Smirke e Shotard, nelle quali mostra l'influsso della grafica bartolozziana.

BIBLIOGRAFIA

Hortis A., Catalogo delle opere di Francesco Petrarca esistenti nella Petrarchesca Rossettiana di Trieste. Aggiuntavi l’iconografia della medesima, Trieste 1874

Rossetti D., Raccolta di edizioni di tutte le opere del Petrarca e di Enea Silvio Piccolomini, Pio II, Venezia 1822

Catalogo Remondini 1817, Catalogo delle stampe incise e delle carte di vario genere della ditta Giuseppe Remondini e figli, Bassano del Grappa 1817

Bacchi A./ Benati D., La pittura del Cinquecento a Roma e nel Lazio. I. Da Giulio II al Sacco di Roma, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, Milano 1988, 2-II