Bartolozzi Francesco, XVIII

Oggetto
stampa
Soggetto
ritratto di nobile uomo: Alvise Pisani
Titolo
Aloysius Pisani eques
Autore
Bartolozzi Francesco (1728/ 1815) - incisore
Pellegrini Domenico (1759/ 1840) - inventore
Cronologia
1793
Materia e tecnica
acquaforte - bulino
Misure impressione
mm - altezza 425, larghezza 305
Misure foglio
mm - altezza 490, larghezza 390
Codice scheda
S_6973
Collocazione
Pordenone (PN)
Centro diocesano attività pastorali
Museo diocesano di arte sacra
Iscrizioni

Il personaggio ritratto è Alvise Pisani (Venezia 1754-1808), ambasciatore a Madrid e a Londra, presidente dell'Accademia veneziana di Belle Arti e suo accademico onorario dal 1782. Il dipinto venne realizzato durante il soggiorno londinese del Pisani in occasione della sua elezione a Procuratore di San Marco (29 gennaio 1793, anche se poté prendervi possesso solo al suo ritorno a Venezia, avvenuto nel 1796; cfr. Gallo, 1945, p. 110). Gallo, nel suo studio sulla famiglia Pisani, ha inoltre riportato il testo di alcune lettere del Pisani all'amico Giuseppe Albrizzi che ci documentano le diverse fasi della realizzazione del dipinto e della successiva stampa, eseguita proprio per celebrare la nomina a Procuratore in attesa della sua effettiva investitura; in una missiva del 2 aprile 1793 (Museo Correr, Provenienze diverse, B, 261 II) il Pisani dice che "se già il Bartolozzi non avesse cominciato il lavoro del mio ritratto per il giorno dell'Ingresso, che farà sopra un quadro fatto dal celebre Pittor Pellegrini che mi avete raccomandato, sceglierei l'eccellente giovane Schiavonetti che mi proponete" (Gallo 1945, p. 111 n.1); il 20 agosto dello stesso anno, sempre in una lettera indirizzata all'Albrizzi, leggiamo: "Ho veduta la prima prova del mio Ritratto del Bortolozzi (sic) ch'è riuscita eccellente e che non abbisogna grandi rifforme" (ivi). Dai due documenti desumiamo dunque che Bartolozzi aveva già iniziato a lavorare alla lastra nell'aprile del 1793, e che nell'agosto successivo il lavoro era quasi volto al termine. Gallo (ivi) riporta anche alcune notizie relative alla stampa della lastra, della quale furono tirate a Londra 1100 copie (presso l'editore Tomkeir, con un costo di 860 scellini), mentre altre 1500 in un secondo momento a Venezia; sappiamo inoltre che Bartolozzi per questo lavoro ricevette 100 ghinee, pagate in due rate. Quanto alle sorti del dipinto, Pilo (1965, p. 47) dice che fa parte della collezione Bianchi-Michiel, mentre nel catalogo della mostra "Venezia nell'età di Canova", 1978, p. 56, Pavanello sostiene che il dipinto, presente in una collezione privata bassanese non meglio specificata, è stato recentemente rubato. Altri esemplari della stampa, o di diversi stati: Bassano, Museo Civico; Venezia, Gabinetto Disegni e Stampe del Museo Correr (PD 1388; cfr. Gallo, 1945, p. 110-111). Calabi ritiene che il Bartolozzi eseguì solo la testa e poco altro, mentre il resto è di allievi (Calabi, 1928, p. 246, n. 887).

BIBLIOGRAFIA

Cipollone V., Ricerche archeologiche degli anni '80 presso Nimis (UD), in Archeologia Medievale, 2006, XXXIII

Menis G.C., Il battistero altomedievale della pieve di Buja, in Memorie Storiche Forogiuliesi, 1995, LXXV

Franken D., L'oeuvre gravé des van de Passe. Catalogue raisonné des estampes de Chrispijn senior et junior, Simon, Willem, Magdalena et Chrispijn III van de Passe, graveurs néerlandais des XVI et XVII siècles. Précédé d'une introduction biographique..., Amsterdam 1975

Cossar R.M., Giuseppe Pollencig pittore e incisore (1763-1823), in Archeografo triestino, Trieste 1947, s. IV, n. 12-13

Gallo R., Una famiglia patrizia: i Pisani ed i palazzi di S. Stefano e di Stra, Venezia 1945

Rumor S., Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia 1907, I-III