sul calcagno di un manico, al centro: 28
Lo strumento è costituito da due gambi imperniati a croce che si aprono e si chiudono mediante il movimento esercitato dalla mano sui gambi. Ciascuno di essi termina con becco arcuato, uno a punta triangolare l'altro più corto e a punta quadra, perpendicolari al piano del manico; un incavo longitudinale tondeggiante li separa. I gambi sono uniti con vite cilindrica con intaglio in vista, situata nella parte piatta e ben levigata tra ganascia e gambo. Questa parte, lateralmente, porta gli incastri per la chiusura e apertura. I gambi sono inoltre arcuati e piegati all'indietro e convergono senza toccarsi nell'ultimo tratto in prossimità del calcagno. Hanno seziona semicircolare e recano zigrinatura antiscivolo fatta di linee oblique incrociate e segna terminante da entrambe le parti rispettivamente con due linee parallele incise, perpendicolari all'asse longitudinale dei gambi. I becchi anche se chiusi non si toccano.
Rosa Fauzza P., L'arte fabbrile a Maniago. Catalogo della mostra, Maniago (PN) 1998