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Il ribattini, chiamato anche #rivetto#, in acciaio dolce, ha una caratteristica forma a fungo, formata da un cilindro metallico e una testa a calotta sferica.
Fino agli inizi del '900 non si utilizzava la saldatura, ma la rivettatura a caldo (cfr. Tour Eifell). Il ribattino è stato dato in comodato negli anni '80 del 1900 (comodato ufficializzato il 20/3/1995) ed acquistati in data 11/6/2012. Nella lista del comodato sono presenti 20 ribattini, ma nel contenitore in cui si trovano (scheda 19649) ce ne sono 12. Il primo inventario del Museo riporta come datazione il 1920, che è in ferro dolce (ricotto), con una testa a goccia di sego, e veniva utilizzato per fissare i cerchi delle botti, dei tini ecc. Anche il catalogo S.A.F.E.M (Società Adriatica Ferramenta e Metalli) presenta in vendita questi ribattini (chiodi per ribadire), definiti "ribattini con testa colma viennesi". La zona da cui provengono gli oggetti del Museo di Farra si trovava sotto l'impero austroungarico fino agli anni 20 del XX secolo, dopo la prima guerra mondiale: potrebbero essere stati realizzati sia nell'attuale Italia, che in Austria, Slovenia o in altri paesi.
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Società Adriatica Ferramenta e Metalli, Catalogo Generale 1927, Venezia 1927