Il temperino è a tre usi: lama grande, lama piccola e cavatappi. Il manico è di forma rettangolare con i lati minori arrotondati e con calcagno lievemente bombato ed incurvato. Sulle guancette, arrotondate ai bordi, sono visibili le estremità di quattro rivetti in ottone, mentre i rivetti nelle fasce centrali e nelle testine sono molto meno evidenti. Le guancette presentano una decorazione a fasce verticali risultante dall'alternanza di due parti di madreperla con le testine #mostris# in alpacca e con una fascia centrale #traviers# anch'essa in alpacca. Una delle placche in madreperla e la relativa testina presentano una profonda scanalatura atta ad ospitare il cavatappi. Le testine recano una decorazione a linee parallele incise. La lama più grande ha in prossimità del dorso l'ugnata e sul forte porta inciso il marchio della ditta produttrice come la lama più piccola (raschietto). Il cavatappi è fissato a metà del manico in corrispondenza del #traviers#.
Rosa Fauzza P., La tecnologia del fabbro, Maniago (PN) 1997
Salvatici L., Coltelli d'Europa in mostra a Scarperia, Scarperia (FI) 1995
Baronti G., Coltelli d'Italia. Rituali di violenza e tradizioni produttive nel mondo popolare. Storia e catalogazione, Padova 1986
Malattia B., Fabbri e coltellinai, in Maniago. Pieve Feudo Comune, Maniago (PN) 1981