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Il particolare rappresenta il muso del leone di San Marco, circondato dall'aureola e incompleto sul lato destro. L'immagine è realizzata con tecnica divisionista con piccoli moduli quadrati che imitano le tessere nei colori verde, bianco, giallo.
Il cartone rappresenta l'elaborazione cromatica della testa del leone successiva a quelle tratteggiate con una grossa linea di contorno a carboncino o dipinte a chiaroscuro. Il pittore utilizza il grigio dello sfondo su cui sovrappone pennellate divisioniste che imitano le forme delle tessere per suggerire l'immagine del leone ottenuta con pochi colori: bianco, verde, giallo. Il pittore seguì con grande attenzione i lavori affinché l'esecuzione fosse la più rispondente alle sue intenzioni. Rispetto alla prima versione del cartone dalle campiture cromatiche divisioniste molto nette, la rappresentazione del muso del leone è più sfumata poiché doveva dare l'impressione di vedere e non vedere l'immagine, che si presenta evanescente e sfocata, quasi riflessa nell'acqua. Deluigi usava la tecnica del mosaico per accentuare i valori cromatici e luminosi e fu uno dei pochi collaboratori della scuola che pensava i cartoni proprio per la realizzazione musiva, realizzando un'immagine di grande difficoltà tecnica.
Bucco G., Schede, in La Scuola Mosaicisti del Friuli. Bozzetti, documenti, fotografie, stampe e modelli, Villa Manin di Passariano 2000
Zucchiatti J., La Scuola del Mosaico di Spilimbergo dal 1945 ai giorni nostri, Udine 1993-1994
Deluigi Bianchi C., La decorazione musiva per le centrali ENRL ex SADE, in Mario Deluigi 1901-1978, Milano 1991
Pictor imaginarius, Pictor imaginarius. 60 anni dall'archivio della Scuola di Mosaico di Spilimbergo, Spilimbergo 1990