disegno architettonico, D'Aronco Raimondo Tommaso, XX

Oggetto
disegno architettonico progetto
Soggetto
progetto di padiglione d'ingresso
Autore
Cronologia
1901 - 1902
Materia e tecnica
carta da lucido/ matita, inchiostro di china
Misure
cm - altezza 23, larghezza 63.5
Codice scheda
D_12401
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Morpurgo
Gallerie del progetto di palazzo Morpurgo

Prospettiva laterale di padiglione d’ingresso a sviluppo orizzontale e simmetrico, tracciato in parte a china, con tre cancelli dal profilo arcuato interrotti da pilastri e racchiusi tra due torri variamente decorate. Queste ultime si caratterizzano per un avancorpo finestrato alla base, accostato ad un muretto gradatamente ribassato da cui si elevano degli stendardi, e un’ampia pensilina in aggetto.

Il disegno, realizzato da Raimondo D’Aronco in Turchia, rappresenta una prima versione del padiglione d’ingresso destinato all’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902. In seguito, l’architetto, come testimonia una missiva autografa spedita in data 25 dicembre 1901 allo scultore Leonardo Bistolfi (1859-1933), si trova costretto a modificare e semplificare il progetto: "Ciò che mi dici riguardo all’ingresso principale è troppo giusto perché io possa insistere ragionevolmente sulla decisione che avevo preso, però non potrei più arrivare fino alla soluzione a cui tu accenni […] di sostituire cioè al vecchio mio progetto una semplice cancellata fra pilastri che può benissimo sostituire un ingresso ma che non sarà mai l’ingresso principale della Espos. Int. ecc. ecc. […] Potrò semplificare ancora il mio vecchio progetto come nello schizzo che qui traccio ma non potrò andare più in là. Qui, come vedi, sono soppressi gli edifici poligonali già destinati alla vendita dei biglietti; l’edificio tutto che costituisce l’ingresso è portato al di qua del casotto della guardia e della linea dalla cinta dell’Esposizione e sono infine soppressi i tetti armati che dovevano proteggere gli ingressi". Sul piano stilistico-compositivo, invece, emerge chiaramente l’influenza sia dell’architettura orientale, approfondita durante il soggiorno in Turchia (1893-1909), sia del Secessionismo austriaco, con particolare riguardo all’Esposizione di Darmstadt del 1901, i cui padiglioni, disegnati da Joseph Maria Olbrich (1867-1908), diventano per D’Aronco degli imprescindibili modelli di riferimento.

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BIBLIOGRAFIA

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