verso: PANNELLO CASSA DI RISPARMIO DI CODROIPO
verso: 253
Il cartone sagomato a "T" s'impone con uno sfondo indefinito, vibrante di verdi impasti di colore. Vi sono sospese, nitidamente dipinte, scene di vita e di lavoro del codroipese: a sinistra s'intravede la fumante torre della filanda e spicca invece il mercato con la contrattazione del bestiame e le affollate bancarelle variopinte; al centro, in primo piano, un'immagine della vendemmia e, di rimbalzo, a destra, la raccolta delle messi. Sul fiume Tagliamento e sul crocevia (simbolo della strategica posizione di Codroipo nel cuore della pianura friulana), proietta la sua ombra una cornucopia traboccante di fiori e di frutti, immagine di prosperità e di ricchezza, da amministrare però oculatamente: lo sottolinea il salvadanaio, emblema del risparmio, che calamita l'attenzione al centro della composizione.
Il cartone raffigurante "Quadruvium" fu realizzato nel 1951 dal pittore Fred Pittino, direttore artistico e insegnante nella Scuola del Mosaico fin dal 1941. Esso rappresenta un esempio della nutrita produzione pittorica d i un artista che, fino al 1977, improntò di sé gran parte del fondo di bozzetti e cartoni conservati nell'Archivio dell'Istituto spilimberghese. Il cartone qui illustrato fu commissionato dalla Cassa di Risparmio, un ente che, fin dai primi anni di attività della Scuola del Mosaico, la sussidiò con contributi straordinari (ZUCCHIATTI 1993-1994, p.17). Sul finire del 1950, per valorizzare la nuova filiale della Cassa di Risparmio di Codroipo, inaugurata tra il 1949 e il 1950 (ZORUTTI 1977), la CRUP di Udine stanziò un finanziamento per la realizzazione di un pannello in mosaico ( b. 75, part. 378). L'allora direttore della Scuola Mosaicisti, Severino Giacomello, trattò la commessa con l'architetto Firminio Toso di Udine e affidò al professor Fred Pittino l'esecuzione del cartone da tradursi, poi, in smalto veneziano e pasta vitrea (Preventivo di Giacomello Severo a Toso Firminio, Spilimbergo, 30 dicembre 1950). Il mosaico, realizzato nei la boratori della Scuola con una superficie di mq 12.30, fu iniziato il 3 gennaio e fu concluso il 2 febbraio 1951 (reg. 1, part. 378; reg. 2, part. 37 8), ma fu posto in opera solo nell'aprile dello stesso anno, corredato di un telaio in ottone (b. 75, part. 378). Esso rispecchia fedelmente il soggetto del cartone, dove con una consueta ripresa a volo d'uccello, l'artista dipinge realisticamente scorci di vita quotidiana con larghe campiture di colore, inserendo nella rappresentazione una sensibilità decorativa che gli è propria e che qui viene accentuata dall' "effervescente" nastro che si snoda ad inquadrare le singole scene.