Il Museo Revoltella fa parte della ricca offerta culturale della rete civica museale della città di Trieste. Questa significativa realtà dedicata all’arte moderna e contemporanea è il risultato dello sviluppo nel corso del XX secolo delle storica istituzione, fondata nel 1872 per volere del barone Pasquale Revoltella (1795-1869). Quest’ultimo con lascito testamentario affidò alla sua città la dimora e tutte le opere d'arte, gli arredi e i libri che possedeva, oltre a molti altri beni, tra cui una cospicua disponibilità finanziaria da utilizzare per il mantenimento e lo sviluppo dell’istituzione, che doveva svolgere anche una funzione educativa nei confronti dei giovani artisti e degli artigiani. Fu pertanto avviata una politica di acquisti, che in linea con l’internazionalità di Trieste, città portuale e mercantile, si indirizzò verso una vocazione cosmopolita con una scelta di opere d’arte considerevole e non ristretta al solo ambito locale. Inizialmente ospitato nello splendido Palazzo nobiliare, progettato in stile neorinascimentale dall’architetto berlinese Friedrich Hitzig, il Civico Museo Revelotella si estende oggi negli spazi di tre palazzi che formano un intero isolato, delimitato da piazza Venezia e dalle vie Diaz, Cadorna e San Giorgio. A partire dall’inizio del Novecento infatti fu acquistato il vicino Palazzo Brunner e nei primi anni Sessanta anche l’adiacente Palazzo Basevi. La ristrutturazione, affidata a Carlo Scarpa, si concluse dopo diverse difficoltà e interruzioni solo nel 1991. Oggi il Museo, che per data di fondazione si pone in assoluto fra le prime gallerie d’arte contemporanea su territorio italiano, annovera opere dei più importanti artisti del XIX e del XX sec., tra cui Francesco Hayez, Domenico Morelli, Felice Casorati, Mario Sironi, Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Manzù, Fontana e Burri.
L’attività di catalogazione presso questo importante museo fu attuata già nella prima metà degli anni Novanta quando furono considerati gli arredi di Palazzo Revoltella e alcuni disegni della collezione. Queste prime schede, in particolare quelle relative all’arredamento e alle suppellettili, insieme alla scheda A – Architettura di palazzo Rovoltella, consentono una visita virtuale nella dimora del barone.
Successivamente nel biennio 2005-2006 sono state catalogate una cinquantina di opere acquistate grazie alla donazione Kurländer. L’imprenditore triestino, Giulio Kurländer (1923-1986), secondo testamento infatti lasciò una somma di oltre seicento milioni di lire destinata all’acquisto di opere d’arte di autori triestini, giuliani, istriani, dalmati o in qualche modo, legati alla città di Trieste. Nel 2005 il Museo ha dedicato un’esposizione alla collezione, il cui catalogo, "Omaggio a un mecenate. La donazione di Giulio Kurlander al Museo Revoltella", è stato utilizzato per la redazione delle schede. Le immagini a colori realizzate per la pubblicazione sono state utilizzate, grazie alla disponibilità del direttore del Museo, quale apparato fotografico delle schede. Tale progetto consente di spostare l’attenzione verso l’arte contemporanea, parte significativa del ricco patrimonio museale.
Museo Revoltella, Museo Revoltella. Galleria d'arte moderna. La guida, Trieste 2008
Museo Revoltella Trieste, Il Museo Revoltella di Trieste, Vicenza 2004
Firmiani F./ Molesi S., Catalogo della Galleria d'Arte Moderna del Civico Museo Revoltella, Bergamo 1970