Sull'erba sono disposte in modo solo apparentemente casuale, delle forme tonde, tutte uguali per dimensione di quattro colori diversi: bianco, nero, rosso e grigio.
L'artista propone su scala gigante un antico gioco cinese il Go dove si utilizzano pedine tonde nere e bianche. Esse vengono poste sui punti di intersezione di un reticolo che non viene riproposto. Si ha così una ipotetica situazione di gioco in cui quattro sono i partecipanti che appoggiano le loro pedine a caso, mancando la scacchiera, e ampliano così le loro possibilità di gioco. Il Go nome che riporta casualmente le iniziali dell'artista, viene stravolto e appare come metafora dell'esistenza umana dove non esistono regole fisse e ogni sistema codificato può essere trasformato.
Luna Park, Luna Park. Arte Fantastica, Passariano di Codroipo (UD) 2005