Storie di San Cristoforo, piatto, Piazza Agostino, XX

Oggetto
piatto
Soggetto
san Cristoforo guada il fiume con Gesù Bambino sulle spalle
Autore
Piazza Agostino (1935/ 1981)
Cronologia
1973 ca.
Misure
cm - diametro 30
Codice scheda
OA_28578
Collocazione
Mossa (GO)
Collezione privata Piazza Agostino
Iscrizioni

San Cristoforo regge il Bambino Gesù e con l'altra mano un bastone dalla rigogliosa fioritura. Il santo avanza entro l'acqua popolata di pesci rossi. Il bordo sale verticale a formare il bordo.

Negli ultimi anni di vita a partire dal 1973 Agostino Piazza si dedicò alla lavorazione della ceramica, che gli permetteva di esprimersi in una linguaggio artigianale e di mettere a frutto le sue conoscenze tecniche. Nel 1 980 tutta questa produzione di arte applicata, che sarebbe riduttivo e in giusto considerare di importanza secondaria, fu esposta a palazzo Scotto n ella sede della Biblioteca Comunale di Noale riscuotendo un grande successo di pubblico. Piazza riprese la tradizione popolare dei piatti decorati, tipica del Veneto e in cui possono citare le ditte Galvani di Pordenone e Pezzetta di Buja. Sui piatti, dalle dimensioni diverse, dipinse storie di argomento sacro ispirandosi molto liberamente a opere medioevali. Manca ogni tipo di prospettiva, le figure sono costruite con la prospettiva gerarchica e sono inserite in ambientazioni fantastiche combinandosi elegantemente con lo spazi o circolare dei piatti (Bucco, 2003, pp. 87-89). I piatti erano acquistati da Piazza sotto forma di biscotti preconfezionati e il forno serviva solo per fissare i colori e applicare lustri e vetrine. I piatti dipinti a smalto da Agostino Piazza sono tutti firmati Tino su l recto , mentre sul verso compare spesso la firma "Tino Piazza da Noale" poiché l'autore voleva denominarsi come gli artigiani medioevali dal luogo di provenienza. Come negli esempi storici, spesso alla firma era aggiunto il monogramma costituito da una H sormontata da una T. Piuttosto numerosi sono i piatti con l'iconografia dei santi, tutti databili agli anni Settanta. Piuttosto stretti mi sembrano i rapporti con la serie dei contemporanei dipinti denominati Dediche. Il piatto schedato raffigura San Cristoforo: la fioritura della verga e i pesci del fiumi richiamano il decorativismo delle storie della Genesi e le opere per l'Istituto Contavalle.