Nevicata. La casa del Cristo, dipinto, Barazzutti Giuseppe, XX

Oggetto
dipinto bozzetto
Soggetto
veduta di Forni di Sotto
Autore
Barazzutti Giuseppe (1890/ 1940)
Cronologia
1927 ca.
Misure
cm - altezza 45, larghezza 30
Codice scheda
OA_29829
Collocazione
Gemona del Friuli (UD)
Collezione privata

La casa del Cristo a Sale è rappresentata con i suoi ballatoi di legno intagliato sotto una fitta nevicata, all'incrocio delle strade si nota il crocifisso che le ha dato il nome.

Il bozzetto fa parte di una serie di opere, comprendente anche disegni e quadri, realizzati a Forni di Sopra e di Sotto durante il soggiorno di Barazzutti a Forni di Sotto nell'inverno 1927-1928. La serie è numericamente più ridotta rispetto a quella di Sauris. Rispetto a quest'ultima Barazzutti non usa più la tecnica divisionista del colore, che mantiene però il suo spessore materico come osserva Franca Merluzzi (Merluzzi, 1994, 97). Singolare è la rappresentazione della nevicata con piccoli puntini dati in punta di pennello, come si osserva anche nel bozzetto di cui alla scheda 10491 2. La tecnica a piccole macchie per rendere la nevicata è invece molto più frequente nei bozzetti di Sauris e richiama il pontillisme usato dall'amico pittore Giovannni Pellis. Nonostante manchi la firma la attribuzione a Giuseppe Barazzutti è assolutamente certa perché si conoscono le circostanze in cui l'opera entrò a far parte della collezione Crapiz. La casa raffigurata da Barazzutti si può identificare con quella detta del Cristo, a Sale in borgo Tredolo, come affermano il proprietario e l'ing. Nazzareno Candotti, studioso di storia locale. Tale casa fornita di balconi con tavole intagliate, raffigurate anche nei disegni, era preceduta d a un crocifisso di legno, che compare nel quadro. Era una delle case tipi che del paese e fu soggetto di una serie di fotografie di Attilio Brisighelli, attualmente depositate nell'Archivio Fotografico dei Civici Musei di Udine. Queste sono state riprese da numerose pubblicazioni (Polo, 1987, 6 -7; Polo, 1990, 55-56). La casa fu invece distrutta nell'incendio appiccato dai tedeschi nel 1944 e attualmente solo un Crocifisso ricorda il sito della abitazione, che era uno degli esempi più significativi di dimora plurifamiliare nell'alto Tagliamento. Franca Merluzzi ha schedato il bozzetto nel catalogo della mostra di Sauri s con il n. 1.82 nell'inventario delle opere relative alla sezione 1 Pittura. Vedute e paesaggi. Nell'inventario della collezione Crapiz il bozzetto reca invece il n. 98.

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BIBLIOGRAFIA

Giuseppe Barazzutti, Giuseppe Barazzutti. La bottega d'arte, Mariano del Friuli (GO) 1994

Polo E., Forni di Sotto miti e tradizioni popolari, Udine 1987

Merluzzi F., Pitors a Glemone, in Glemone, Udine 2001

Merluzzi F./ Bucco G., Il gemonese Giuseppe Barazzutti veratile artista tra sacro e profano, in Ce Fastu?, Udine 1993, n.1, LXIX

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