scultura, Bernt Sylva, XX

Oggetto
scultura
Soggetto
ritratto d'uomo: Scipio Slataper
Autore
Bernt Sylva (1910/ 1995)
Cronologia
1910 ca. - 1915
Misure
cm - altezza 62, larghezza 26, profondità 26
Codice scheda
OA_135614
Collocazione
Trieste (TS)
Università degli Studi di Trieste
smaTs
Iscrizioni

Il ritratto in bronzo raffigura Scipio Slapter, rappresentato con dettagli realistici che evidenziano i suoi tratti distintivi. Il busto cattura la delicatezza e la vitalità della sua giovinezza e, nonostante lo stile apparentemente scabro, trasmette una sensazione di dignità e rispetto. La scelta del bronzo conferisce al ritratto solennità, rendendo omaggio alla memoria del giovane.

Il 26 giugno del 1965 gli eredi di Scipio Slataper, nel corso di una cerimonia ufficiale presieduta dal Rettore Origone, donarono all’Università di Trieste quello che impropriamente veniva definito “busto” del loro illustre parente. Un dono accolto con entusiasmo dal Rettore, che nel suo discorso non aveva mancato di notare come il poeta fosse stato “uno di quelli che vollero l’Università sul serio, e non di coloro che ritenevano la si dovesse richiedere e non mai ottenere”. L’opera era stata realizzata in bronzo dall’artista goriziana Sylva Bernt, che da tempo si era trasferita a Parigi dove si era accostata alle più moderne tendenze del Noveau Realisme, superando progressivamente la cifra martiniana degli esordi. In questa chiave si inserisce anche l’effige di Slataper, che appare quasi consumata dalla luce, concepita “come un’energia che deve trasfondere la materia e che si fa puro movimento di linee e profilo nello spazio. Le figure appaiono quasi soffiate, esse appartengono allo stesso respiro della luce nello spazio […] l’intento più segreto dell’artista è stato quello di giungere a plasmare la luce stessa, di rendere evento plastico la sua immateriale consistenza” (Toniato 1996).
Il ricercato basamento su cui poggia la scultura, a fianco dello scranno destinato a ospitare i membri del senato accademico, era stato progettato da Umberto Nordio, che vi aveva anche fatto inserire a lettere capitali una frase dello stesso Slataper: “Prima di tutto sono uomo/ poi son poeta e non letterato/ poi sono triestino”, e poi ancora “Scipio Slataper/ Trieste 1888 – Calvario 1915”.

BIBLIOGRAFIA

De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024