dipinto murale, ambito friulano, XVI

Al centro della scena, racchiusa entro una cornice ad architetture classiche, si mostra il dialogo tra Gesù e il centurione romano il quale chiede al Maestro la guarigione del proprio servo. Alle loro spalle, rispettivamente, alcuni degli Apostoli, e compagni di armata. Sullo sfondo campeggia l'imponente muraglia d'accesso alla città di Cafarnao.

La presente scena entra a far parte del complesso iconografico della volta della cosiddetta "sala azzurra". La conduzione pittorica veloce e per certi versi superficiale, porta ad escludere la presenza del pennello di Giovanni da Udine per questa parte della stanza. Piuttosto si pensa certamente ad un collaboratore e al figlio del Ricamatore, Micillo, già altre volte operante accanto al padre in diversi lavori a fresco. E' tuttavia utile sottolineare che la corretta leggibilità dell'opera è alterata dalle notevoli ridipinture che questi affreschi subirono durante i secoli. Il crollo della parte centrale del soffitto, avvenuto nel 1797, coinvolse certamente l'integrità dell'intero complesso ed è probabile che già a quell'epoca si fece ricorso a dei ritocchi che, nella concezione di "restauro" di allora, significava ridipingere l'intero affresco per ridonare splendore cromatico a scapito, a volte, dell'efficacia della pennellata originale.