in basso a sinistra: 66/ POZ
Dopo la fase di adesione al neorealismo, Poz rinnova la sua pittura adottando una costruzione più evocativa. Coeve al periodo cosiddetto delle bressane, sono le composizioni con il fil di ferro, barattoli vuoti e rifiuti, prime tracce dell'abbandono della campagna. Quest'opera appartiene a una serie di oli su tela, eseguiti nel 1966, con rielaborazioni degli stessi motivi compositivi: il cerchio e la rete metallica smagliata, resa con zigzagature quasi fossero scosse elettriche, linee sottili e lunghissime che attraversano il quadro o si avviluppano a un tronco, una gamma cromatica impostata su tinte sobrie.
Opere collezione, Opere dalla collezione regionale. Dipinti di autori contemporanei, Trieste 1999
Poz cinquant'anni, Poz. Cinquant'anni d'arte, Milano 1998
Stefanini M., Poz, Tricesimo (UD) 1982