Festa Campestre, dipinto, Piazza Agostino, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
paesaggio con figure e architetture
Autore
Piazza Agostino (1935/ 1981)
Cronologia
1974
Misure
cm - altezza 50, larghezza 60
Codice scheda
OA_28622
Collocazione
Mossa (GO)
Collezione privata Piazza Agostino
Iscrizioni

La parte superiore del dipinto è occupata da colline tondeggianti, da una cappella votiva e da un casolare. In basso, entro strisce di colore verde e blu, giustapposte al fondo scuro, sono inserite figure che giocano a bocce. Il dipinto ha una cornice bianca.

Il dipinto si riferisce al ciclo delle "Feste campestri" eseguite tra il 1965 e il 1975, dipinti " dai toni di fiaba popolare" (Dell'Agnese, 1993, p .823) in cui Piazza ritorna al figurativo. Si tratta di "allegorie popolari" (Toniato, 1985, p. 20) in cui l'artista riproduce con gusto naive gli ambienti e la vita della campagna, le feste popolari. Le raffigurazioni di case contadine, chiese, prati sono animate da gruppi di figurine, quasi moderne macchiette. I soggetti sono dipinti attraverso la ripresa mnemonica e richiamano le favole infantili. Nelle feste campestri forse Piazza reinterpretò in chiave personale i suggerimenti del neorealismo, in particolare di quello che "recupera le arcaiche radici della cultura rurale e si riallaccia alla pittura nordica antica e moderna" (Damiani, 2001, p. 143). In particolare si possono ricordare le somiglianze con le Feste popolari e le Case dipinte dall'amico Sergio Altieri tra 1949 e 1960. Anche in Piazza infatti il " realismo si trasformava in un dettato immaginoso ed emotivo" (Damiani, 2001, p. 51). Come sottolinea Fulvio Monai nelle figurine delle "Feste campestri" emerge un gusto allusivo e ricco di umorismo e divertimento, evidente nei giocatori di bocce. Il dipinto è molto simile a "Lavoro" nella disposizione del casolare e della cappella votiva, riprende la stilizzazione delle montagne del dipinto "Protesta".