dipinto, Colussi Francesco, XVIII

Oggetto
dipinto
Soggetto
ritratto di donna: Maria Micoli Di Gleria
Autore
Colussi Francesco (notizie 1744-1801) - attr.
Cronologia
1794
Misure
cm - altezza 94, larghezza 74
Codice scheda
OA_53420
Collocazione
Tolmezzo (UD)
Palazzo Campeis
Fondazione museo carnico delle arti popolari Michele Gortani
Iscrizioni

La donna è raffigurata stante, a busto intero, rivolta di tre quarti verso sinistra, con lo sguardo diretto allo spettatore. Essa porta una mano al petto mentre con l'altra regge un piccolo libro stringendo le pagine fra le dita. La donna veste una camicia bianca dallo scollo arricciato, orlato da una trina che decora anche i polsi; la camicia si scorge sotto la giacca marrone, dall'ampio scollo, chiusa davanti da bottoni d'oro con alamari formati da un gallone dorato, che si presentano anche sulle maniche. La gonna, arricciata, è tagliata nello stesso tessuto del giacchino ed è protetta da un grembiule bianco. Una cintura di seta rossa con impunture bianche e brune le cinge la vita, mentre le spalle sono coperte da un fazzoletto bianco, ricamato e orlato da un merletto, le cui punte sono infilate nella cintura. La donna ha il capo coperto da un fazzoletto bianco annodato dietro la nuca, decorato come quello da spalle. Essa porta un paio di orecchini, ha il collo adorno di una collana d'oro a sei fili ed esibisce all'anulare la fede nuziale e un anello con pietre disposte probabilmente a corolla.

Il dipinto, che raffigura Maria Micoli, moglie di Giovanni Pietro Di Gleria di Povolaro di Comeglians, forma una coppia con quello del marito, anch'esso già in collezione Ciceri e ora al Museo carnico (inv. n. 3925, cfr. OA 53419 - NCTN 00154817), che gli studi attribuiscono al gemonese Francesco Colussi in virtù di un'iscrizione, ora non più leggibile, apposta sul verso (cfr. Ganzer, 1990, p. 17; Ciceri, 2000, p. 433; Bergamini, 2003, p. 47). Come osservato da Giorgio Ferigo e Claudio Lorenzini, tuttavia, i due quadri dovettero essere realizzati a cinque anni di distanza l'uno dall'altro se Pietro Di Gleria, nato nel 1753, si fece ritrarre all'età di 46 anni, come recitava l'iscrizione che compariva sul verso dell'opera (cfr. Ferigo/ Lorenzini, 2006, p. 143).

BIBLIOGRAFIA

Ferigo G./ Lorenzini C., Mistrùts: ovvero Le vite dè più eccellenti architetti, pittori e scultori che hanno illustrato la Provincia della Carnia tra Seicento e Settecento, con notizie sui tempi loro, in Mistrùts. Piccoli maestri del Settecento carnico, Udine 2006

Cargnelutti R., Appunti per una storia del ritratto pittorico in Carnia. Opere dal XVI al XVIII secolo, in Nicola Grassi Ritrattista, Tolmezzo (UD) 2005

Bergamini G., Per una storia del ritratto pittorico nel Friuli-Venezia Giulia. Dalla metà del Seicento alla metà dell'Ottocento, in Più vivo del vero. Ritratti d'autore del Friuli Venezia Giulia dal Cinquecento all'Ottocento, Cinisello Balsamo (MI) 2003

Nicoloso Ciceri A., Luigi Ciceri per il Museo della Carnia, in L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 2000

Ciceri A./ Cantarutti L., A fianco di Michele Gortani, per il museo carnico, in Tumieç, Udine 1998, 75° congresso

Ritratti Carnia, Ritratti di Carnia tra '600 e '800. Costumi e tessuti nella tradizione, Udine 1990

Ganzer G., È popolare la ritrattistica in Carnia nel Settecento? , in Ritratti di Carnia tra '600 e '800. Costumi e tessuti nella tradizione, Udine 1990

Ciceri L., Ritrattisti friulani, in Sot la Nape, Udine 1978, a. XXX, n.3-4

costume friulano, Il costume friulano, Udine 1969

Mostra costume, Mostra del costume delle Alpi carniche, Udine 1959