Spilla da cravatta in oro con ago liscio inciso a spirale. All'estremità variopinto pappagallo in oro e smalti con due rubini come occhi, uno zaffiro a guisa di becco e uno smeraldo incastonato nel petto.
Questo spillone si può ricondurre alla passione per i gioielli ispirati al mondo animale che nella seconda metà dell'Ottocento alimentò nell'ambito della gioielleria non poche bizzarrie. Benché privo di punzoni potrebbe essere tra i ben "35 spilloni" citati nei documenti dell'eredità Cassini. La fantasia e la perizia tecnica nell'uso dei materiali, in particolare dello smalto, ne rendono infatti plausibile l'origine russa.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Gli animali della nobiltà. Dalla caccia al salotto tra status symbol, allegoria e affetti, Gorizia 2021
Bragaglia Venuti C., Saggi, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018
Catalogo, Catalogo. Argenti. Gioielli. Arredi e arti decorative, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018
Brazza S., Animali e mode nei gioielli della collezione Coronini Cronberg di Gorizia, in Studi Goriziani, Gorizia 1998, LXXXVII-LXXXVIII