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Il roccolo fu costruito intorno al 1920 dal maresciallo dei carabinieri Giovanni Manganelli, che lo utilizzò fino alla sua morte avvenuta nel 1936. Venne poi gestito da familiari e conoscenti fino agli inizi degli anni Novanta. È costituito da due corpi, separati dal casello: un tondo e un'area rettangolare che costituiva la passata, in parte eliminata con la costruzione della pista forestale che risale il versante del Monte Cuarnan. Il perimetro dell'impianto è caratterizzato da un doppio filare di alberi, quasi esclusivamente carpini bianchi: all'interno veniva tesa la rete per la cattura degli uccelli. Esternamente al corridoio vi è la siepe di bosso, alta una cinquantina di centimetri, che impediva agli uccelli di fuggire passando sotto la rete.