Il roccolo venne costruito nel 1959 da Beniamino Minisini. Inizialmente nella zona l’uccellagione veniva praticata con il vischio: due tese operavano a breve distanza, unica era la licenza. Fu don Francesco Placereani ("Pre Checo"), letterato e cultore della lingua friulana nonché appassionato uccellatore, ad indicare il punto esatto dove realizzare l’impianto su un terreno appartenente a Beniamino, che però dopo pochi anni si ammalò. A rilevare il roccolo, negli anni 1965-67, fu il figlio Pietro, che ottenne la licenza ma operò nell’uccellanda solo nel tempo libero. Gli uccelli venivano venduti a un commerciante di Tarcento, un certo Moschella. L’attività di cattura proseguì fino al 2003, quando l’aucupio venne proibito. Alla fine, prima della chiusura definitiva, funzionò per un breve periodo una prodina. Un tempo l’impianto era completato da una passata “a elle” ("dordere") posta a Nord e a Est del tondo: lunga una sessantina di metri era finalizzata alla cattura dei tordi.