Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
La bressana, risalente agli anni Settanta, è stata in attività per poco tempo, sempre gestita dall'attuale proprietario Dino Zanier. In precedenza sullo stesso luogo gli uccelli di passaggio, soprattutto frosoni e cesene, venivano catturati con il vischio (legnola) e facendo uso di una prodina che disponeva di un capanno in legno ancora esistente, immediatamente a valle dell'impianto attuale. La bressana non ha mai fatto uso del casello e quindi dello spauracchio, gli uccelli venivano attirati dai richiami impigliandosi direttamente nelle reti. A breve distanza operavano altre tre uccellande, di queste resta solo il Roccolo De Marchi, mentre a Enemonzo gli uccellatori erano complessivamente una quindicina. La galleria a semicerchio che costituisce la struttura vegetale, più alta rispetto ad altri impianti, è formata da carpini bianchi; la siepe alla base è fatta di carpino e ligustro. Ai piedi del gradone interno all'uccellanda è stato ricavato un lungo abbeveratoio fisso.